Il no profit a Napoli ancora in piazza “Non ci fa paura la profezia dei Maya,piuttosto la fine dei servizi sociali ed educativi”

di Ornella Esposito

Ieri il mondo del sociale partenopeo ha protestato per l’ennesima volta davanti alla sede del Comune. Questa volta anche con l’appoggio anche dell’ANCI Campania. (Ornella Esposito)

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Il Comitato “Il Welfare non è un lusso”, che riunisce circa 150 organizzazioni no profit partenopee, ha scelto non a caso la data del 21 dicembre per protestare, l’ennesima volta, davanti a Palazzo S. Giacomo per le drammatiche condizioni in cui versano le politiche sociali della città.

 

Il 21 dicembre secondo la profezia Maya sarebbe finito il mondo, ma ciò che spaventa le organizzazione senza scopo di lucro non è il pronostico (sbagliato) dei Maya quanto la fine del mondo sociale a Napoli.

E così ieri, circa 100 operatori del comitato, si sono dati appuntamento sotto la sede del Comune di Napoli questa volta con la novità dell’appoggio dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani della Campania (ANCI) che scriverà, in accordo con il Comitat, una lettera al Presidente della Regione Caldoro e alla Giunta Regionale per chiedere di finanziare adeguatamente la legge sulla “Dignità Sociale”.

IL PUNTO. Il Comitato denuncia – si legge dal comunicato stampa - che il Comune di Napoli non finanza da: 10 mesi i “Programmi di Accompagnamento Sociale”; 7 mesi i “Programmi di Sostegno alle Famiglie dei bambini dei territori a ritardo ”; 6 mesi i “Centri di Educativa territoriale”; 6 mesi il “Servizio di Tutoraggio”e dal mese di Maggio 2010 le “Ludoteche comunali” non funzionano.

A ciò si aggiungono 34 i mesi di ritardo nei pagamenti delle “case-famiglia”(servizi riconosciuti dal Comune stesso come “indispensabili”), 52 mesi di ritardi nei pagamenti dei semiconvitti, dei servizi per anziani e non autosufficienti, e 32 mesi di ritardi nei pagamento dei servizi a favore dei minori a rischio, persone senza fissa dimora e immigrati.

Con la conseguenza,tra le altre, che circa 700 operatori sociali sono ormai disoccupati.

LE RICHIESTE. Al Sindaco De Magistris è stato chiesto, come annunciato più volte da egli stesso pubblicamente, l’insediamento del Tavolo della crisi del Welfare, già da mesi richiesto. Inoltre il Comitato ha reclamato: trasparenza e correttezza informativa sull’ammontare del debito nei confronti del terzo settore, sulla sua composizione, sulla sua collocazione nel bilancio comunale; un piano vero e certo per il rientro del debito con gli organismi del terzo settore; certezza dei rari pagamenti previsti per i servizi riconosciuti “indispensabili” e per i progetti “finanziati”; quanto e come verranno utilizzati per il sociale i 300 milioni di euro in arrivo al Comune.

LE RISPOSTE. Il Comune di Napoli fa sapere attraverso la segreteria generale (Il Sindaco era a Scampia e l’Assessore alle politiche sociali D’Angelo impegnato altrove) che la richiesta del tavolo della crisi è pervenuta al Comune ed è stata accolta. Lunedi prossimo il Comitato verrà contattato per stabilire la convocazione del tavolo.

«Esprimiamo un po’ di rammarico – ha affermato Pasquale Calemme, portavoce del Comitato – per essere stati ricevuti dalla segreteria che ci ha fornito una generica rassicurazione».

«Abbiamo parlato anche con la Vice Presidente del Consiglio Comunale – continua – la quale ci ha assicurato che il Comitato sarà inviato a partecipare alla prima conferenza dei capigruppo il prossimo 3 gennaio per presentare il suo documento».