World Press Photo Exhibition 2012 a Napoli, le immagini che raccontano il mondo

di Ornella Esposito

Per la terza volta consecutiva, torna a Napoli la più importante mostra itinerante di foto giornalismo mondiale. Scatti che raccontano l’uomo ed il suo mondo. Su SCM la photogallery dell'evento. (Ornella Esposito)

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Fatima vestita con un burqa nero che abbraccia il corpo nudo di suo figlio Zayed , sofferente per i gas lacrimogeni sparati dalla polizia durante una manifestazione in piazza, nell’ottobre 2011, contro il regime autoritario yemenita.

Questo è lo scatto, a cura dello spagnolo Samuel Aranda per il New York Times, che ha vinto la 55esima edizione del concorso di fotogiornalismo tra i più importanti al mondo indetto dalla Fondazione World Press Photo di Amsterdam.

Da 55 anni, una giuria indipendente di esperti seleziona le fotografie candidate da fotografi, agenzie, giornali e riviste di tutto il mondo. Per l’edizione 2011, la giuria ha premiato 57 fotografi di 24 nazionalità i cui scatti faranno il giro di oltre cento città nel mondo.

Tra questi, sette sono fotoreporter italiani: Eduardo Castaldo, Simona Ghizzoni, Emiliano Larizza, Alex Majoli, Pietro Paolini, Paolo Pellegrin, Francesco Zizola.

Dal 22 Dicembre 2012 al 13 Gennaio 2013, la World Press Photo è a Napoli, dove ritorna per la terza volta a cura di Neapolis.Art, quest’anno, nella location del Complesso Monumentale di Santa Chiara (orari di apertura Lunedi-Domenica ore 9.30-19.00, costo 7 euro).

world_press_photo_gallery_2La rassegna ha in programma una serie di workshop formativi e video proiezioni a cura dei fotografi vincitori, ma la vera novità è in alcuni incontri speciali con fotoreporter e giornalisti impegnati in progetti di coraggioso interesse.

Di coraggioso interesse, e decisamente di forte impatto sono i 170 scatti in mostra che raccontano i grandi eventi dell’anno passato.

Tra questi uno spazio importante è occupato dalla primavera araba, con immagini delle rivolte in piazza Tahrir, o del corpo insanguinato e quasi irriconoscibile di Saddam o ancora delle guerre come lo scatto di Massoud Hossaini che toglie il fiato, di un bambina vestita di verde che urla dopo un’esplosione avvenuta durante una cerimonia religiosa in Afghanistan.

Bambina lo è anche Tahani di sei anni, immortalata nel suo sgurado rassegnato in Yemen da Stephanie Sinclair, accanto al marito di venticinque anni.

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Ma la mostra affronta anche tematiche ambientali con le immagini raccapriccianti del dopo tzunami in Giappone, e sportive come la bellissima foto di Adam Pretty che ritrae le sagome degli atleti intenti a tuffarsi durante il World Aquatics Championships di Shanghai.

Infine non mancano i ritratti, “pennellate” forti e tenere di vita quotidiana di persone normali come quella di Alejandro Kirchuk che ritrae in Argentina Marcos ultraottantenne che aiuta a camminare, tenendola per mano, la sua Monica malata di Alzheimer e che “tratta come una bambina”.

Su ServizioCivileMagazine la photogallery della mostra, realizzata dalle fotografe Tiziana Cennamo e Maddalena Nardaggio.

Per ulteriori info: www.worldpressphoto.it o www.neapolisart.org.

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