Scampia, il grande Carnevale “dal basso” che diverte e fa riflettere

di Ornella Esposito

Domenica 10 febbraio, 31esima edizione dello storico carnevale di Scampia. Musica, colori, carri allegorici, giocolieri per portare tra le strade del quartiere tanti importanti temi. (Ornella Esposito)

carnevale_scampia Sarà, come lo è ormai da trent’anni, una festa piena di colori, musica e maschere, la 31esima edizione del Carnevale di Scampia, promosso dalla storica associazione Gridas Grupporisvegliodalsonno con tantissime altre organizzazioni sociali del territorio e non solo.Un carro-totem con la rosa dei venti sui cui raggi sono impressi nomi e valori che indicano un cammino di coerenza verso un mondo migliore, aprirà la manifestazione di domenica che prenderà il via alle ore 10.30 dalla sede dell’associazione in via Monte Rosa 90/bis.

Il tema di quest’anno è “STORT' O MUORT' - ORTI URBANI E TORTI INURBANI”. Il riferimento è alle “storture di una società che ci vorrebbe tutti morti o altamente egoisti – dicono gli organizzatori - una società in cui, chi dovrebbe occuparsi della cosa pubblica, è invece preso da smanie di potere e dalla coltivazione del proprio orticello, mentre, se il tutto non implode, è grazie alle forze energiche e volontarie di gruppi cittadini di resilienza sparsi un po’ ovunque”.

“Coltivano orti urbani, speranze, condivisioni, lotte comuni per la difesa di valori, diritti e luoghi altrimenti abbandonati al degrado e preda di malaffare e azioni e atteggiamenti camorristici capaci perfino di avvelenare vite, speranze e territori”.

E sono proprio “le forze energiche e volontarie di gruppi di cittadini di resilienza”, oltre ai carri allegorici e alle maschere, la bellezza del carnevale di Scampia, di un territorio prigioniero della criminalità e dei media che spesso rischiano di offuscare le sue positività ed il lavoro di decine di organizzazioni da anni “silenziosamente” impegnate nel quartiere.

Il tema di quest’anno è anche un chiaro riferimento al lavoro svolto dal Coordinamento Comitati Fuochi, cui aderiscono numerose associazioni di Scampia, che monitora e denuncia il grave problema dei roghi tossici e del biocidio subiti da anni da queste terre.

Come sempre, sulle tematiche prescelte le organizzazioni del territorio (e non solo) si sono sbizzarrite nel darne una personale interpretazione, alla luce anche del proprio lavoro quotidiano.

Per esempio i bambini rom e napoletani, che hanno partecipato ai laboratori svolti dall’associazione “Chi rom e…chi no” proporranno un trattore, ortaggi di ogni sorta, e maschere corredate da altra “verdura”, mentre le donne dell’associazione “Dream team - donne in rete” si trasformeranno in fiori all’interno di un giardino fiorito.

Ancora l’associazione “Melting Pop” di Napoli, impegnata nel riciclo creativo dei materiali, porterà in strada la “Pupazza compostatrice” mentre l’associazione (R)esistenza Anticamorra trasporterà, su di trattore confiscato e restituito a una produttività legale, il “pacco alla camorra”.

La sfilata sarà ovviamente accompagnata anche da tanta divertente musica: dalla parodia creata dal Maestro Gianni Tarricone (una “Mario Mao” sul tema della “(m)ortifera” Maramao perché sei morto), alle bande capitanate dalla Banda Baleno, murga di Scampia, che ha chiamato a raccolta le murghe di Roma (Malamurga e Murga SinConTrullo), Battipaglia (los Espantapajaros).

Attesissimi anche ‘e Zezi con la loro riproposizione in costume de “La Canzone di Zeza”.

Il corteo, come da tradizione, terminerà nel campo rom di via cupo Perillo dove si terrà il consueto falò che, allegoricamente, vede bruciare i simboli negativi per il trionfo di quelli positivi.

Che si aprono, dunque, “i sipari” su Scampia, dietro ai quali, questa volta, non si vedranno morti ammazzati ma, colori, maschere e tanta, tanta gente impegnata e desiderosa di cambiamento.

Per saperne di più: www.felicepignataro.org/gridas.