Servizio Civile e stranieri: accolto il ricorso

di Katia Tulipano

Depositata la sentenza che ordina la riapertura del bando per permettere agli stranieri di concorrere. (Katia Tulipano - @TulliKatia)

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Un’altra vittoria degli stranieri sul fronte del Servizio Civile Nazionale.

 

Ad un anno dal caso di Sayed Shahzad, il giovane pachistano il cui ricorso determinò il blocco del Bando Nazionale di Servizio Civile è stato accolto il ricorso presentato da tre giovani originari dello Sri Lanka e da una ragazza ucraina, tramite l'associazione Avvocati per niente e l'Associazione studi giuridici sull'immigrazione.

La sentenza di accoglimento ordina al Ministero dell'Integrazione di riaprire il bando per almeno dieci giorni per permettere anche agli stranieri di concorrere.

L'Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione  e l'Associazione Avvocati Per Niente ha emanato un comunicato per spiegare il senso della decisione del Tribunale.

"Accolto il ricorso presentato da un gruppo di ragazzi e ragazze stranieri supportati da ASGI e Avvocati per Niente contro il bando per accesso al Servizio Civile che prevedeva il requisito della cittadinanza italiana.

Il termine “cittadino”, si legge in conclusione nell'ordinanza, va costituzionalmente interpretato e si riferisce a colui che appartiene stabilmente alla comunità italiana.
Siamo soddisfatti delle conclusioni cui e' giunto il giudice di Milano – affermano l'avvocati Guariso e Livio Neri - che ha confermato totalmente le nostre tesi : la solidarietà sociale prevista dall'art. 2 della nostra Costituzione deve essere aperta anche a coloro che appartengono alla comunità in modo stabile e che desiderano concorrere al progresso materiale della società e all'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Il Servizio Civile è un'attività da svolgersi su base esclusivamente volontaria – ricorda il Giudice - finalizzata a scopi ulteriori rispetto alla difesa della Patria, venuti meno i presupposti della sua equiparazione come prestazione sostitutiva svolta dagli obiettori di coscienza da quando non risulta piu' obbligatorio il servizio militare.
Per questo le persone che possono partecipare al bando perseguendo principi di solidarietà e cooperazione a livello nazionale e internazionale non possono essere i soli cittadini italiani.
Il giudice ha ordinato all'Ufficio nazionale per il servizio civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri di riaprire il termine per ulteriori 10 giorni per l'accesso al bando a partire dalla comunicazione dell' ordinanza che avviene oggi.
Nell'attesa di questa riapertura formale, ASGI e APN invitano i giovani stranieri interessati a partecipare ai progetti a presentare sin da oggi le proprie candidature, seguendo le istruzioni che trovate sui siti dedicati .