Servizio Civile, Borrelli (FNSC): “Programmazione centrale nella riforma”

di Katia Tulipano

Il presidente del Forum Nazionale Servizio Civile intervistato da RadioArticolo1 parla della prossima trasformazione del servizio civile nazionale. (Katia Tulipano)

borrelli

Il Forum Nazionale Servizio Civile che ha partecipato attivamente alla consultazione sul Terzo Settore lanciata dal Governo, a pochi giorni dal Consiglio dei Ministri in cui è annunciata la  presentazione della Legge delega contenente anche la riforma del servizio civile, torna sul tema.

 

In un’intervista a RadioArticolo1 il presidente Enrico Maria Borrelli avverte: “Il tema della programmazione è centrale nella riforma”.

Al programma “Elleesse, lo spazio della società civile” Borrelli spiega che il “Servizio Civile Universale” non può prescindere dalla previsione di una programmazione pluriennale relativa sia alle risorse economiche da investire che ai bisogni che i giovani andranno a soddisfare attraverso il loro impegno.

Secondo il presidente del FNSC il Servizio civile nazionale oggi versa in una situazione di “precarietà” in quanto la sua realizzazione è legata allo stanziamento di risorse che ogni anno il Parlamento ritiene di poter investire. “Quello che noi chiediamo è una programmazione che individui un contingente stabile. Renzi parla di 100.000 giovani: è necessario che venga stabilito in una norma e programmato in maniera pluriennale così che il Governo nel discutere la finanziaria sappia che bisogna reperire 600 milioni per garantire il contingente fissato”.

Borrelli spiega, inoltre, che “non è normale che il servizio civile intervenga in maniera estemporanea su determinati bisogni del Paese senza una preventiva classificazione degli stessi”. Per il FNSC è necessario chiedersi a cosa serve il servizio civile, quindi individuare e cristallizzare in una programmazione pluriennale i bisogni sui quali questo strumento di difesa della Patria andrà ad incidere.

“Queste sono le due esigenze che ci fanno dire con forza che la programmazione deve rappresentare il cardine della riforma del servizio civile nazionale. Ci auguriamo – aggiunge Borrelli – che il Servizio Civile esca dai prossimi appuntamenti che lo riguardano oltre che riformato anche rafforzato: più investimenti sul servizio civile devono servire non soltanto a far partire più giovani, ma a rendere l’esperienza proficua e formativa, di maggiore prospettiva anche rispetto ai progetti di vita dei ragazzi: un’occasione per acquisire competenze e poterle spendere nella ricerca di un lavoro non soltanto in Italia, ma anche in Europa”.