Tra Facebook e Twitter c'è di mezzo Tumblr

di Ornella Esposito

L'era Tubmlr? Nella frenetica era digitale, i social network sono diventati ormai il primo strumento di comunicazione tra giovani e meno giovani. Ci si incontra in piazze virtuali, si avviano relazioni commerciali, si intavolano discorsi da una parte all’altra del mondo, oggi, diventato molto più piccolo. (Ornella Esposito)

tumblr

Da pochi mesi si sta facendo strada Tumblr, un nuovo social network nato a New York e partorito dal ventiquattrenne David Karp, entusiasta dall’aver appreso che il proprio “figlio” è entrato a fra parte dei primi 50 siti web più visitati negli Usa. In cosa si differenzia il neonato Tumblr dagli altri suoi simili, in particolare Facebook e Twitter, i più utilizzati sul globo terrestre?

La differenza sostanziale sta nel fatto che il nuovo social network newyorkese, consente di fare una sorta di collage di informazioni attraverso il quale è possibile esprimere idee, concetti, emozioni e quant’altro. Scorazzando sui web, si possono prendere immagini, pezzi di musica, frasi e riassemblarle, a proprio piacimento, in una sola pagina come fosse un block notes. Questa è la vera novità rispetto a Facebook e Twitter basati, invece,su segnalazioni e post dei propri utenti.

Grazie a tale differenza il notes virtuale ha già catturato l’attenzione di alcuni importanti quotidiani della Grande Mela, quali il Newsweek e il New Yorker, il primo ha pubblicato una selezione di propri scritti e contenuti presenti in internet. Ma chi sono gli altri utenti di Tumblr? Proviamo a tracciarne un identikit entrando nel social network, in Italia ancora poco conosciuto. Innanzitutto si vede che lo staff è composto in gran parte da giovani, e dalle pagine individuali pare che la sua utenza sia prevalentemente giovanile.

Di cosa si parla? Di tutto, dalla tecnologia alla cultura a fatti scientifici a manifestazioni del proprio stato emotivo attraverso immagini, parole, musica,etc. Pare ci sia in giro una gran bisogno di parlare, di esprimersi e di farlo in una forma pubblica. Certo,viene da domandarsi da dove nasce il bisogno esasperato di comunicazione virtuale, in quali interstizi dell’esistenza moderna si va ad insinuare e, soprattutto, come trasformerà i rapporti umani.