Giovane, hai le ore contate! Uno swatch in regalo se giri senza casco

di Katia Tulipano

Avviene a Napoli. Sa dell'incredibile: i vigili in città regalano un orologio per sensibilizzare i giovani e non solo, ad usare il casco! La chiamano psicologia al contrario. Funzionerà? (Katia Tulipano)

swatch E’ questa la trovata della Regione Campania che, nell’ambito delle iniziative per la prevenzione degli incidenti stradali promosse al fine di incentivare l’uso del casco, ha ben pensato di adottare una strategia che applica il modello di “psicologia al contrario” per convincere chi non indossa il casco a portarlo la prossima volta. Tipo: "Il fumo nuoce gravemente alle salute" stampato sui pacchetti omaggio che le multinazionali ti regalano sguinzagliando ragazzotti e belle ragazze con borsone da spiaggia pieno di stecche. In pratica è la stessa cosa!

Ecco l’idea astutissima del Comitato per la Legalità della Regione Campania: a Napoli tutte le volte che la Polizia Municipale fermerà qualcuno perché sta conducendo un ciclomotore senza fare uso del casco di protezione, costui sarà omaggiato di uno splendido orologio swatch che recherà la scritta, invero macabra, "senza casco ho le ore contate".

Non è un monologo dell’esilarante “automobilista” Gioele Dix, in un suo momento di grazia e magnanimità! Chi verrà sorpreso a guidare un motorino senza casco riceverà davvero in regalo un orologio.

Ma non è geniale? Tu fai un’infrazione e io ti do un premio. Una splendida notizia per i collezionisti di orologi! Non certo per chi ha a cuore la prevenzione dei sinistri mortali e con lesioni gravi che troverà quanto meno allarmante e sui generis la campagna di sensibilizzazione presentata al Consiglio regionale, all'indomani dell'ulteriore dato allarmante sulla situazione incidenti stradali: oltre all'incremento, in percentuale, sia di morti che di feriti, la Polizia Municipale ha registrato dall'inizio dell'anno già ben 679 feriti e 24 morti per incidenti in città, di cui il 70% vede coinvolti automotociclisti. Immediate le polemiche mosse da più parti.

Aspre quelle provenienti dal mondo politico. Il partito dei Verdi critica quest’idea in quanto  “ è un’iniziativa surreale che premia l’illegalità “. “ Non è “premiando” i centauri della strada che si ottiene una sensibilizzazione al problema, ma bisognerebbe prevedere sanzioni e interventi più rigidi e aumentare i posti di blocco per chi viola la legge”, sostiene Francesco Emilio Borrelli, Commissario Regionale del partito ambientalista.

Lo stesso neo-governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro, a Cortina, rispondendo a una domanda sulle frequenti contestazioni delle regioni del Nord a quelle meridionali, ha energicamente bocciato l’iniziativa bollata dal Presidente della Regione Campania come “inefficace”. “ Io non l’avrei fatto, non mi piace. È un’idea concepita dal comitato per la legalità che io non posso revocare. So - ha concluso - che c’è stata anche una denuncia alla Corte dei Conti “.

Lasciano attoniti le argomentazioni a sostegno dell’iniziativa del Garante Adolescenza ed Infanzia della Regione Campania Gennaro Imperatore (da Levanteonline): “Non portare il casco non è un reato penale, ma una sanzione amministrativa. Tuttavia portare bambini senza casco sui motorini, significa commettere un reato penale. - e continua - Noi vogliamo cominciare dai ragazzi e dai bambini che non usano il casco, proprio perchè già gli adulti sono maturi per poterlo capire”.

Alla forte opinabilità del substrato motivazionale su cui poggia questa campagna regionale si accompagna il forte dissenso dovuto anche all’esosità della stessa. “Considerate le dimensioni del fenomeno - a Napoli gli unici caschi in circolazione si trovano presso i parrucchieri per signora - coprire la richiesta di orologi richiederà uno sforzo industriale non indifferente” -  commenta Gramellini dalle pagine de La Stampa.

Almeno la Regione Campania potrà fregiarsi di aver lanciato un gadget alla moda, preferibile di certo al braccialetto "Power Balance" che "tiene in equilibrio", talismano (o placebo) di Robert DE NIRO e di tanti sportivi e ormai di tutti  noi! Mica è cosa da poco!