Oggi 2 novembre

di Francesco Fulcoli

Tra lacrime di cielo e nostalgia di qualcuno che è andato ad aspettarci, anche oggi, 2 novembre, navighiamo fra notizie di gente che accusa altra gente. Anche oggi 2 novembre non si parla d’altro che di altro. Viva l'Italia! (Francesco Fulcoli

Cassino1

Oggi dove il silenzio dovrebbe regnare per onorare chi ci ha preceduto troviamo nero su bianco solo odio e disprezzo per qualcosa che non è. Le notizie di oggi più importanti riguardano minorenni succinte in balia dei potenti e prostituti in prima serata! Che strano paese l’Italia! Ci si dovrebbe preoccupare di risolvere i problemi ed invece ci si fida di chi dispensa soluzioni ‘orali’. L’Italia è il paese che dimentica presto l’emergenza rifiuti, le vittime di frane e inondazioni. L’Italia che dimentica il debito sanitario delle proprie regioni e che si accontenta della corsia piena come lo sfregio ingiurioso della Salerno - Regio Calabria. L’Italia che nel tendere la mano alla pace perde uomini in guerra.

Oggi 2 novembre tutti dovrebbero pensare a cosa è stato per essere così! Invece tutti pensano solo ed esclusivamente a far sfilare i propri altari, a comprare i fiori più belli e i lumini più grandi! Che strano paese L’Italia, che dimentica il silenzio patito per la libertà, quel silenzio dove nascono e muoiono emozioni. Eppure in tutto questo caos l’Italia divide il suo mondo in due, un po’ come nel film “Io speriamo che me la cavo”, da un lato i buoni e da un lato i cattivi. E noi? Noi siamo quelli che speriamo di cavarcela! Quelli che si alzano la mattina presto e vanno a lavorare sperando che il sole da solo possa riscaldare la giornata. Noi che guardiamo con affetto a chi ci tende la mano, noi che tutti i giorni combattiamo con la vita, quella reale però! Non quella raccontata in tv che parla di una crisi ormai passata, di rifiuti risolti in tre giorni e PIL in crescita. 

Un’Italia reale ed una virtuale dunque, fra sogni infranti e bugie. Che strano paese L’Italia, che non si ribella al virtuale pur di non provarci, per paura di perdere, che si abitua a tutto e non protesta, perché tanto è così! E chi ci ha lasciato e ha combattuto per Noi? Chi dà lustro oggi alla memoria di chi ha creduto in un mondo migliore lasciandosi morire fra le braccia di una patria in cui credeva!? Oggi 2 novembre non si parla d’altro che di altro, la memoria non interessa più a nessuno, il silenzio e la preghiera non è più importante ma sono un insano perder tempo da richiamare solo se necessario. Oggi tutti dimenticano il valore di quelle tombe senza nome distese a Cassino, tutti pensano che non sia affar loro. Tutti dimenticano che la vita ha mille mani ma una sola memoria. Tutti dimenticano che la vita ha mille occhi ma un solo giudizio. La vita ha mille figli ma un solo cuore. La vita non dimentica memoria e giudizio. 

Impariamo a rivivere oggi il viaggio con la memoria scoprendo intorno al fuoco un mondo vecchio come il cuore e giovane come il primo giorno di una vita migliore; e così impariamo ad apprezzare le cose dopo aver scoperto la loro provenienza. E apprezziamo chi per necessità parte per una guerra non sua e muore per una pace di nessuno, apprezziamo chi, tutti i giorni, cerca di fare il proprio dovere con una divisa e viene preso a scherno da chi lo vede come nemico e non come uomo e padre che non farebbe mai male ad un figlio che vorrebbe solo salvare. Impariamo ad apprezzare e a parlare di colui che fra cumuli di rifiuti tenta di differenziare e differenziarsi. Apprezziamo chi con un sorriso cerca di rendere meno amara la vita di una corsia ormai colma solo di speranza che tutto un giorno possa migliorare. Apprezziamo chi per strada tende la mano senza vergogna. Apprezziamo gli anziani che si abbracciano dando un senso ad una vita che oggi non dona loro più il rispetto di una volta. Apprezziamo i bambini che con la loro innocenza e disarmante sincerità ci fanno sperare ancora.

Oggi 2 novembre tutto cambia, tutto dovrebbe essere diverso, tutto resta uguale in quei viali di cipressi che con il loro eterno verde sembrano gli unici a dare onore a chi non ha fiori, lumini ne altari ma solo un ricordo. Sono gli unici a dare onore alle nostre morti bianche. Oggi le notizie sono altre, ma non quelle giuste; oggi come canta De Gregori “Viva L’Italia”!