Francia. Una carta per il download legale di musica da internet

di Andrea Sottero

Dopo l’amaro, lo zucchero. Questo sembra essere il segnale lanciato dal governo francese in materia di diritti d’autore e download di musica dalla rete. La dibattuta legge contro la pirateria online è entrata in vigore in Francia all’inizio di Ottobre. (Andrea Sottero)

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La Francia è il primo Paese in Europa ad adottare misure dissuasive contro la pratica del download illegale, i nostri cugini d’oltralpe hanno creato una nuova autorità ad hoc, la Hadopi, che effettuerà i controlli sulla rete e invierà agli utenti colpevoli e recidivi tre ammonimenti. Dopodiché partirà la denuncia giudiziaria che farà scattare la multa o il taglio del servizio all’utente. Un anno il tempo che la legge ha previsto per rimettere in riga i pirati della rete: i tre avvisi, infatti, recapitati direttamente sulla casella email dell’utente, saranno inviati a distanza di 6 mesi l’uno dall’altro e solo se i download nel frattempo non sono completamente cessati.

Si tratta di una legge che ha ricevuto numerose critiche, ma anche un ampio consenso a livello Europeo, dove la protezione del diritto d’autore è particolarmente sentita: le case discografiche e cinematografiche sono sempre più in difficoltà e la crisi non le ha di certo aiutate. A poco è servita la levata di scudi di chi ha fatto notare come internet abbia sostanzialmente cambiato il modello di business e di come le misure autoritarie difficilmente risolveranno la situazione. Il dibattito, d’altra parte, è particolarmente vivo, visto che tocca anche altri settori strategici come quello dell’editoria.

La Francia, però, è convinta che una “rieducazione” dei pirati sia possibile e vada potenziata. Ed è in questa prospettiva che ha ideato la “carta giovani” con la quale intende sovvenzionare il download legale tra i giovani. Si tratta di una carta acquistabile dai giovani dai 12 ai 25 anni con un credito di 50 euro, dei quali metà messi a disposizione dallo stato, per scaricare musica in modo legale da un certo numero di portali. La carta ha avuto l’avvallo della Commissione Europea, che l’ha ritenuta compatibile con la norma sugli aiuti di stato e l’ha considerata un ottimo strumento per il raggiungimento di quegli obiettivi di interesse generale che l’Unione intende tutelare.

Su Le Figarò, sono state riprese e ampliate da un ampio numero di commenti al pezzo riportati sul sito del giornale: dalla jungla di offerte disponibili sui vari siti legali di download, al fatto che su iTunes si potranno, di fatto, anche scaricare applicazioni per iPod e iPad; dall’assenza nella rosa dei portali convenzionati di realtà importanti come Spotify, alla mancanza di controlli efficaci sull’effettiva età di chi farà richiesta della tessera.

Soprattutto, però, sembrano essere rilevanti due considerazioni: da un lato l’esiguità degli aiuti, se considerati su larga scala, e la regola del “primo arrivato, primo servito”, non proprio un incentivo per combattere i “furbi”; dall’altro i dubbi sull’efficacia di un’iniziativa in teoria riservata a chi ha meno di 25 anni. Un conto, infatti, è la promozione di iniziative per i giovani. Un altro è considerare i giovani i veri responsabili del download illegale: non a caso, in Italia, anche un Ministro della Repubblica appassionato di musica ha avuto modo di ammettere di aver scaricato illegalmente canzoni da internet.

(foto: blog.lefigaro.fr)