Memphis. “Just say no to sex” ... No Baby: 86 adolescenti in dolce attesa nello stesso liceo

di Anna Laudati

Mentre negli USA cala il numero di teenager madri, a Memphis boom di gravidanze (tutte nella stessa scuola!). La notizia fa il giro del mondo, mentre le autorità rispondono con una campagna pubblicitaria controversa. (Angelo Di Pietro)

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Il Tennessee non è un paese per vecchi. La citazione non si riferisce al film dei fratelli Coen, ma al Frayser High School, poco a nord di Memphis, dove ben il 17% delle studentesse, tra 15 e 19 anni, sono incinte: 86 ragazze su 508, durante l’anno scolastico 2010/2011 si sono ritrovate in dolce attesa o hanno dato alla luce un pargolo. Gli insegnanti credono che il tutto sia stato abilmente organizzato (come successe nel 2008 a Gloucester, nel Massachusetts, dove 17 teenagers rimasero incinte contemporaneamente per ottenere aiuti economici), ma per ora nessuna spiegazione certa al fenomeno, mentre fioccano lamentele per la scarsa informazione sessuale impartita dal liceo.

Terrika Sutton, una delle giovani mamme, racconta: “Sono felice di averlo avuto, ma avrei preferito che a scuola ci avessero fatto più lezioni di educazione sessuale”. Le autorità locali e scolastiche, nel frattempo, hanno deciso di affrontare seriamente il problema e, in questi giorni, hanno lanciato la campagna “No Baby!”, con lo scopo di sollecitare gli adolescenti a dire NO al sesso.

Negli ultimi vent’anni, le giovani ragazze-madri americane hanno raggiunto cifre preoccupanti, tanto da far parlare di vero e proprio problema sociale (“16&Pregnant”, il docu-reality di Mtv di cui abbiamo parlato qualche tempo fa? ). Nonostante nel 2009 si sia registrato un calo delle gravidanze indesiderate tra le giovanissime, dal 4,1% del 2008 al 3,9%, gli studiosi continuano a monitorare la situazione, manifestando un certo allarmismo: “La notizia non ci lascia affatto sbigottiti”, ha spiegato Deborah Hester Harrison, responsabile della Girls Inc., organizzazione no profit per la diffusione dell’educazione sessuale tra i giovani, “La colpa è soprattutto dei media e della disinformazione.

Oggi, molto banalmente, queste ragazze non sanno come fare a dire di no, fanno sesso seppure non lo vogliano fare”. Far comprendere ai ragazzi l’importanza della contraccezione, ma soprattutto il significato vero di una vita che nasce, è diventato un po’ il filo conduttore delle azioni di Girl Inc., che negli ultimi anni ha organizzato lezioni, corsi, assistenza psicologica e medica in tutta America.

Con la diffusione della notizia, si è scatenata la solita caccia al colpevole. I genitori hanno accusato le istituzioni, la scuola se la prende con i genitori, la stessa Hester Harrison accusa i media e il loro impatto negativo sui giovani. Puntare il dito, forse, riuscirà a prevenire un’altra ondata di baby madri, ma adesso si corre il rischio di dimenticare la cosa più importante: 86 pargoli in arrivo! 86 uomini e donne arrivati così per caso ...