Un corso di lettura e scrittura per i futuri avvocati

di Mariella Vinci

Un allarme lanciato negli ultimi anni in Italia dai professori universitari che valutando le prove scritte tenutesi durante il concorso di magistratura, hanno divuto constatare che i futuri magistrati non conoscono la lingua italiana. E poichè ad ogni problema c'è una soluzione, al via i corsi di lettura e scrittura. (Mariella Vinci)

toghe_magistrati

E' difficile accettare che sia l'Italia a dover occupare il penultimo posto nella graduatoria dei livelli di alfabetizzazione. “Abbiamo” preceduto da acca e “correzione” con due zeta, sono alcuni degli strafalcioni commessi durante una prova scritta per il concorso di avvocato. Si tratta di un vero e proprio allarme che qualche anno fa era stato lanciato dalle prove scritte tenutesi durane il concorso di magistratura.  

Qualcuno ha mal digerito questa classifica e ha iniziato a muovere i primi passi. Ci ha pensato la Scuola Superiore dell'avvocatura varando il progetto “Libri per ragionare. Libri per sopravvivere” nelle scuole forensi, che ha come obiettivo la preparazione all'esame di abilitazione dei futuri avvocati. Si tratta di un percorso articolato che attraverso otto domande sul mondo che ci circonda, suggerisce i testi per imparare a ragionare, comprendere e infine scrivere su ben sei diverse aree tematiche. 

“Le scarse letture determinano una capacità di uso corretto del linguaggio, che nel caso dei giovani che aspirano alla professione di avvocato-spiega il vicepresidente della scuola Alarico Mariani Marini- emerge ogni anno dal catalogo di errori di grammatica, di sintassi, di morfologia che costellano le prove scritte dell'esame di avvocato”. 

Insomma per essere un bravo avvocato non basta conoscere perfettamente il contenuto delle leggi, ma -come sottolinea Marini- “per gli avvocati la parola è strumento del mestiere, il diritto è linguaggio ed il processo è fatto di parole”. Lo studio verterà su vari argomenti, tra questi il diritto, la globalizzazione e l'etica. 

Ci auguriamo che la lingua italiana torni a riprendersi il posto che si merita. E tu, sai scrivere e parlare in italiano?