In aumento i giovani che scelgono di prostituirsi

di Anna Laudati

Niente lavoro? Per il 30% dei giovani la prostituzione è una “strada praticabile”. Un dato che deve far riflettere soprattutto in considerazione del tema: la prostituzione giovanile. Sono sempre di più le persone che decidono di prostituirsi per far fronte al lavoro che non c'è, per pagarsi gli studi o semplicemente per potersi permettere il superfluo. (Andrea Pellegrino)

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E' il mestiere più antico del mondo e oggi non è più un tabù. I costumi sono cambiati, la comunicazione tra le persone è veloce ed a ricorrere a questo espediente sono sempre più persone: giovani che fuggono da lavori sottopagati e dal precariato, donne che non riescono a far quadrare il bilancio familiare, studenti e studentesse che cercano un modo per guadagnare bene ma che non li distolga troppo dalla vita universitaria. Secondo i primi dati diffusi dell'indagine di Studenti.it  ancora in corso, per il 30% degli utenti questa è un'alternativa possibile se mancano i soldi per studiare oppure un'occupazione Il fenomeno non è solo italiano e, con la crisi, potrebbe aggravarsi. 

Ma la prostituzione minorile non è solo legata alle esigenze economiche collegate allo studio. In molte città italiane, il fenomeno comincia ad assumere dimensioni preoccupanti. Molte testate locali hanno lanciato in questi ultimi mesi l’allarme. Un fenomeno, quello della baby-prostituzione, che segue sempre di più l’andamento dei flussi migratori illegali. I ragazzini magrebini che si prostituiscono di notte, per arrotondare lo stipendio, guadagnato di giorno ai semafori. I romeni invece fanno «le marchette» per vivere. E’ quello che accade a Napoli, ad esempio dove il fenomeno è in forte aumento come denunciano le foto di baby-gigolò nella zona della stazione centrale, pubblicate dal Corriere del Mezzogiorno, e i volontari delle cooperative sociali che lavorano per strada. 

Ma il fenomeno, a ben vedere, non è solo italiano. In Francia una ricerca del 2006 metteva in evidenza che 2 studenti su 100 si prostituivano per potersi pagare gli studi, sempre più cari. Anche l' Inghilterra, nello stesso periodo, aveva visto crescere il fenomeno  in seguito al triplicarsi delle rette universitarie.