Unita’ d’Italia che divide. La questione su Facebook

di Sara Pulvirenti

Alla vigilia della festività nazionale del 17 marzo, fa discutere il disegno di legge del consiglio regionale lombardo che ipotizza per il 29 maggio, giorno della battaglia di Legnano tanto caro alla Lega Nord, la fissazione della festa regionale. La proposta del Pd era per il 22 marzo, motivo per il quale ad oggi non è stata ufficialmente presa alcuna decisione in merito alla data ma è stato creato un comitato composto da 9 membri, 3 di nomina della giunta e 6 del consiglio. (Sara Pulvirenti)

bandiera_italiana

I ritardi hanno scatenato l’ostruzionismo della Lega nell’iter di approvazione delle celebrazioni lombarde per l’Unità d’Italia: il Carroccio ha infatti depositato 40 ordini del giorno e 200 emendamenti che verranno ritirati solo dopo avere avuto la certezza che entro 120 giorni sarà istituita la festa e la bandiera della Regione Lombardia, come indicato dallo Statuto. 

I commenti politici sono stati i più disparati. Il presidente Formigoni ha ricordato che la decisione di istituire una festa di questo tipo risale al 2008, quando venne approvato lo Statuto ed ha aggiunto: “è significativo il fatto di volere dare rilievo alla storia regionale proprio nell’anno in cui l’Italia festeggia il centocinquantesimo anniversario dell’Unità. basta fare i bambini, sceglieremo giorno e bandiera nei quali tutti si riconosceranno”.

Stefano Galli, capogruppo leghista al consiglio regionale, precisa però la posizione del suo partito: “Se davvero la festa sarà il 29 maggio, una data molto cara al Carroccio, non si andrà a lavoro. Ma garantiamo che il 17 marzo, invece, giorno delle celebrazioni per l’Unità di Italia la Lega sarà regolarmente nei suoi uffici in Consiglio Regionale”.

Maurizio Martina, segretario regionale del Pd, in merito alle parole di Galli, ha commentato: “Per onorare la storia della nostra regione non è necessario stare a casa. Festeggiare non vuol dire chiudere”. 

La notizia è subito sbarcata su facebook, portando con se uno strascico di commenti e polemiche. Gianni, 30 anni, scrive: “Il Consiglio Regionale del PDL ha deciso che il 29 Maggio sarà la festa del Carroccio... per i leghisti non è giusto che il 17 Marzo si Festeggi l'Unità d'Italia non lavorando poichè il Paese sta attraversando una crisi economica, però è giusto farlo il 29 Maggio per la loro festa... Il primo vaffa della giornata è andato...”.Altri, come Maria e Luca di 40 anni, invece si dichiarano “orgogliosi di essere lombardi” o addirittura profetizzano la creazione di uno “stato lombardo non più colonia italiana”.

E come spesso accade, le testate giornalistiche nazionali hanno seguito la scia dei social network, creando a loro volta uno spazio di confronto: Repubblica.it, per esempio, ha aperto un forum che conta già 152 commenti. Curioso, a questo riguardo, lo studio condotto da “VdG Magazine” su 900 giovani di età compresa tra i 18 ed i 30 anni: il 64% degli intervistati ha dichiarato di sentire come propri i festeggiamenti per l’Unità d’Italia ma quasi uno su due ritiene inappropriato lo spazio dedicato dai mass media all'eccezionale avvenimento (45%). 

Sarà questo il motivo che spinge migliaia di utenti della rete, non trovando forse spazio sui media tradizionali, ad iscriversi alle pagine di protesta contro le dichiarazioni del Carroccio sull’unità d’Italia?