Usa: operazione ‘Vota il tuo criminale preferito’

di Flavia Miccio

Una stravagante iniziativa dello sceriffo della contea di Maricopa che propone agli utenti di votare il criminale del giorno. (Flavia Miccio)

sheriff-joe-arpaio-from-website Pubblicare in rete le foto degli arrestati della contea e chiedere agli utenti di votare la foto segnaletica del giorno. E’ questa la discutibile iniziativa di Joe Arpaio, meglio conosciuto in Arizona come "lo sceriffo più duro d'America" per la sua crudeltà nei confronti dei detenuti. “Vota la foto segnaletica che più ti piace e poi vedi se la tua scelta è quella ha ottenuto più preferenze”, così si legge sul sito dove è stato lanciato il sondaggio interattivo ideato dallo sceriffo ha conquistato velocemente i concittadini che quotidianamente visitano il sito per votare "il criminale preferito".

Per quanto sia chiaramente specificato che tutti gli individui fotografati sono innocenti finché la loro colpevolezza non è provata, le associazioni che difendono i diritti dei carcerati si stanno mobilitando contro l’iniziativa, ritenendola un abuso per la pubblicazione sia delle immagini, sia delle generalità di chi in effetti non è stato ancora condannato in via definitiva. Sotto alle immagini dei detenuti compare non solo la data del loro arresto, ma anche il loro nome e cognome.

Ciò non è piaciuto a molte associazioni che difendono i diritti dei carcerati che considerano un abuso il fatto che siano pubblicate foto e generalità di chi non è stato ancora condannato in maniera definitiva. Ma il temibile sceriffo fa spallucce davanti alle critiche e all’opinione pubblica rispondendo sarcasticamente che vuole solo che i suoi concittadini possano vedere se qualcuno dei loro vicini è stato arrestato. I cittadini della contea non si sono tirati indietro ed anzi hanno mostrato le loro preferenze con centinaia di voti, tanto che il sito web dell’Abc ha generato addirittura l’immagine tipo del carcerato che conquista il web: il detenuto perfetto è scapigliato, con volto insolito e singolare.

L’iniziativa ha creato ovviamente un tam tam mediatico e ha acceso i riflettori sul personaggio Joe Arpaio, che dal 1992 è sempre stato rieletto alla carica di sceriffo della contea e che per i più conservatori sarebbe un ottimo candidato al Senato per il 2012. La sua fama era già cresciuta qualche hanno fa quando decise di non far aprire un nuovo carcere e di trasferire i detenuti nel deserto, nella più grande tendopoli carceraria mai costruita al mondo. Se poi si pensa che Arpaio ancora oggi costringe i carcerati ad indossare indumenti intimi rosa, molto simili a quelli femminili , come punizione e che tutti i prigionieri devono vestire le vecchie divise a righe bianche e nere, allora la questione della stravagante iniziativa inizia ad avere una spiegazione.

Tra i divieti di fumare sigarette, bere caffè, vedere dvd e leggere magazine pornografici, i limiti imposti sulla fruizione della tv, non può non essere sottolineata la mancanza di attenzione verso i diritti della persona, che scompaiono davanti alle decisioni dello sceriffo, che vanta addirittura di aver ridotto i costi medi dei pasti dei carcerati (ovviamente facendoli mangiare solo due volte al giorno). Per ora l’unica giustificazione razionale portata dallo sceriffo relativamente alla sua iniziativa, riguarda la possibilità che le foto segnaletiche online potrebbero sollecitare la memoria di qualcuno, anche dall'altra parte del Paese, in grado di fornire testimonianze preziose per fare luce su casi insoluti.

Non resta che chiedersi se effettivamente sia metodi drastici o così plateali, possano effettivamente risolvere i problemi di giustizia e di criminalità dell’Arizona.