Dall’Australia arriva il planking. La nuova moda mortale lanciata su facebook

di Ornella Esposito

Cade dal balcone e muore il ventenne australiano Acton Beale, vittima dell’ultima moda del momento, il planking, uno “sport” che consiste nello stendersi in luoghi pericolosi e farsi fotografare per poi andare a finire dritti dritti sul web. (Ornella Esposito)

planking La scorsa estate pensavamo che il balconing, cioè il saltare da un balcone all’altro posti su piani elevati, fosse l’ultimo e assurdo “sport” dei giovani dell’era moderna ma al peggio non c’è mai fine, e dall’Australia arriva una nuovissima moda: il planking. Letteralmente significa “fare da tavola”, praticamente consiste nello sdraiarsi a pancia in giù e gambe tese, in equilibrio su ambientazioni pericolose come il cornicione di un palazzo o i binari di una ferrovia e farsi fotografare. Ovviamente le foto di queste “gesta eroiche” vanno a finire sulla pagina ufficiale della Planking Association di facebook (o caricate su youtube) che, negli ultimi giorni, ha visto crescere in maniera esponenziale il numero degli iscritti.

L’aspetto “sportivo” del planking consisterebbe nel mantenere l’equilibrio su una superficie precaria e/o inusuale, a volte ai limiti dell’assurdo, motivo per cui si trovano pubblicate sul web immagini di persone distese su un carrello della spesa, sulla ringhiera di un balcone, su un tavolo da biliardo o semplicemente in strada sulle strisce pedonali. L’importante è stupire,meravigliare, far parlare di sé, rendendo pubbliche attraverso la rete, le “prodezze” sportive ed innescando, quasi automaticamente, una gara al planking più eroico e fantasioso finché qualcuno non ci rimette la pelle. Il dramma è che questi “eroi moderni”, quasi tutti rigorosamente ubriachi o alterati da altre sostanze, rischiano la vita non per una nobile causa (come per esempio impedire una guerra o l’inquinamento del pianeta), ma solo per puro gusto di esibizionismo. Un po’ poco, in verità, per giocarsi la vita.

La morte di un giovane che pratica lo sport dello stare disteso sulla ringhiera di un balcone al settimo piano, non dovrebbe costituire in sé nemmeno una notizia ossia un fatto degno di essere raccontato, ma è proprio la sua assurdità che impone di parlarne, o meglio due aspetti interconnessi di questa triste vicenda. Il primo attiene alle modalità attraverso le quali i giovani oggi cercano di provare forti emozioni, distendersi sulle rotaie di un treno, il secondo al fatto che l’emozione non sarebbe percepita forte se non venisse pubblicizzata su tutto il globo terrestre attraverso la rete. Il giovane australiano, si sarebbe posto sulla ringhiera di un balcone al settimo piano se non ci fosse stato il web? Sarebbe come fumare una sigaretta con un guanto e completamente al buio, ci avete mai provato? Perde di gusto.

Verrebbe quasi da pensare, in maniera forse un po’ spicciola, che i giovani, per contrasto ad una società cieca e poco emozionante, sentono sempre più il bisogno di rendersi visibili legando quasi completamente la propria capacità di provare un’emozione ad aspetti esibizionistici e gesti eclatanti. Forse ci sarebbe bisogno di qualche riflessione che vada oltre la generica condanna dei social network, in tal caso facebook, indubbiamente responsabili di questo fenomeno, ma non unici imputati della nuova e, speriamo breve, moda australiana del planking.