ELAINE, il suo racconto dell’11 settembre: we will never forget!

di Sara Pulvirenti

Tanto è stato scritto, molto è stato fatto ma non c’è modo migliore per mantenere sempre vivo il ricordo di quel giorno che ascoltare la voce di qualcuno  che l’11 settembre era li'. (Sara Pulvirenti)

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Cercavamo la prova che tutto fosse realmente accaduto. Abbiamo lasciato impronte nella cenere.

Questo scriveva Joanna Scott, scrittrice e docente universitaria, subito dopo gli attacchi al World Trade Center. Parole che descrivono al meglio la gravità e la tragicità di quell’evento, così reale da sembrare irreale. L’ultimo attacco straniero sul suolo americano era avvenuto nel 1812 ma non è stato solo questo l’elemento che ha segnato per sempre la storia degli Stati Uniti. Le immagini dei fazzoletti bianchi sventolati in mezzo al denso fumo nero che usciva dalla zona dell’impatto degli aerei, quelle delle persone dei piani superiori che si lasciavano cadere nel vuoto ed infine quelle delle torri che si sbriciolavano, sono fotogrammi che tutti noi ricordiamo.

Da quel giorno sono passati dieci anni. Tanto è stato scritto, molto è stato fatto ma non c’è modo migliore per mantenere sempre vivo il ricordo di quel giorno che ascoltare la voce di qualcuno che l’11 settembre del 2001 aveva 32 anni e, come le vittime, era tranquillamente in ufficio a lavorare.

Elaine Ferriolo, carnagione chiara, capelli biondi ed origini italiane, vive a Branford e lavora con passione come contabile a New Haven, in Connecticut, a circa 120 Km a nord di New York. 

Elaine, la mattina dell’11 settembre dove eri e chi ti ha informato degli attentati?
"Ero a lavoro, in ufficio. Ad un certo punto una mia collega è entrata correndo, raccontandoci agitata che suo marito, un pompiere, l’aveva chiamata per dirle che un aereo aveva colpito in pieno una delle torri. Queste parole ci hanno fatto subito capire la gravità della cosa: siamo corsi nella sala conferenze ed abbiamo acceso la Tv. Proprio in quell’istante, il secondo aereo colpiva, in diretta, l’altra torre. E’ stato orribile, spaventoso!"

elaine_1Cosa ricordi di preciso di quella mattina?
"Sembrerà strano ma quello che mi viene in mente, pensando a quel giorno, è il cielo. Non c’era una nuvola! Prima dello schianto degli aerei, quella era una classica giornata di lavoro. Dopo è diventata invece una delle peggiori della mia intera vita. Ero così spaventata, l’unica cosa che desideravo era di stare con la mia famiglia. Con i miei affetti. Mi sentivo in pericolo e percepii subito che migliaia di persone sarebbero morte. Sai, Sara, nelle Torri c’erano anche molte persone del Connecticut ma per fortuna nessuno dei miei amici era lì quel giorno."

Se dovessi spiegare ad un lettore italiano cosa è stato l’11 settembre 2001, che gli diresti?
"Gli direi che quello dell’11 settembre è stato un vile attentato contro gente innocente che non stava facendo altro che vivere la propria vita. Stavano lavorando, ti rendi conto! Le immagini di quel giorno non potrò mai dimenticarle! E’ stato terribile per tutti gli Stati Uniti. Io ero letteralmente sotto shock!"

Ormai sono passati dieci anni ma dalle tue parole il dolore e l’emozione di quel giorno sono ancora invariati, come se tutto fosse successo da poco. Come pensi siano cambiati gli Stati Uniti da quella mattina?
"Rispetto a prima, sicuramente ora le persone sono molto più “guardinghe”. Anche negli aeroporti le misure di sicurezza sono più alte. Noi americani siamo un popolo che sa resistere e non si fa abbattere da nessuno. Quindi ci siamo adeguati ma non ci siamo mai arresi."

Nella tua città ci saranno degli eventi commemorativi?
"Assolutamente sì. Ci saranno in tutta la nazione, quindi anche nel Connecticut e nella mia città, Branford. Io sicuramente l’11 settembre parteciperò ad una messa cattolica."

Se dovessi descrivermi l’America con dei colori, prima e dopo gli attentati quali useresti?
"Il ROSSO, il BIANCO e il BLU. I colori della nostra bandiera. Noi siamo orgogliosi di essere americani: lo eravamo prima dell’11 settembre e lo siamo ancora di più oggi."

Quale sarà il futuro degli Stati Uniti? E quanto pensi che l’11 settembre abbia pesato sull’attuale crisi economica ed occupazionale?
"Non penso che l’attuale scenario economico sia da mettere in relazione con gli attentati al World Trade Center. Noi come americani, subito dopo gli attacchi, abbiamo reagito alla grande, anche se forse i terroristi si aspettavano ben altro. Il nostro futuro sarà buono, come sempre è stato. In più nel cuore porteremo sempre con noi quella terribile mattina di settembre. Anche per questo, è stupendo vedere praticamente pronto il memoriale a Ground Zero. Noi non dimenticheremo mai le vittime! We will never forget!"

Forse proprio per questo senso di rispetto, appartenenza e per il desiderio di ricordare per sempre le vittime, Elaine mi ha inviato questo video che mostra da vicino la costruzione del memoriale in onore delle vittime dell’11 settembre.

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