The day after tomorrow: bilancio su #occupyscampia con il Presidente di (R)esistenza Anticamorra

di Katia Tulipano

Con Ciro Corona, Presidente dell’associazione (R)esistenza Anticamorra, sin dall’inizio portavoce del dissenso del territorio al movimento #occupyscampia, facciamo un bilancio di quella che doveva essere un’occupazione, ma non è stato altro che una delusione. (Katia Tulipano)

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#occupyscampia: occupy che? Purtroppo il movimento che ieri sera dalla Rete doveva scendere in piazza per un sit-in di protesta contro un presunto coprifuoco imposto dalla Camorra ai commercianti di Scampia si è rivelato un fiasco. La gente delle vele lo ha rifiutato. Pochi i presenti, per lo più giornalisti e poliziotti. Il territorio ha dimostrato di essere popolato da persone concrete, che amano i fatti, non i cinguettii. Ed infatti il Presidente dell’VIII municipalità, Angelo Pisani, ha già lanciato, per il prossimo 10 febbraio, una nuova manifestazione insieme a Don Aniello Manganiello e a Francesco Emilio Borrelli, commissario regionale dei Verdi: " adesso mi aspetto che tutti i politici che hanno partecipato ad #occupyscampia vengano ogni settimana sul territorio" ha dichiarato Pisani. Con Ciro Corona, Presidente dell’associazione (R)esistenza Anticamorra, sin dall’inizio portavoce del dissenso del territorio al movimento #occupyscampia, facciamo un bilancio di quella che doveva essere un’occupazione, ma non è stato altro che una delusione.

 

Allora Ciro, questo #occupyscampia?
Un flop, come si è visto! #occupyscampia  è partito male, è stato condiviso sui social network, ma non con il territorio di Scampia che lo ha fin dall’inizio visto come una strumentalizzazione politica e quindi lo ha rifiutato. Un confroto costruttivo con la deputata Pina Picierno e i responsabili del movimento lo abbiamo avuto la sera prima dell’appuntamento del 3 febbraio. Perciò ieri sera in piazza c'erano solo pochi abitanti di Scampia, soprattutto referenti di associazioni e movimenti e giornalisti.

Però qualcosa di buono ne è venuto fuori, o no?
Penso di si. Nell’incontro della sera del 2 febbraio con la Picierno abbiamo concordato delle richieste da avanzare alle istituzioni assenti sul nostro territorio e da portare all’attenzione dei media attraverso la diffusione di un comunicato unico. Alludo all’abbattimento delle vele, ripresa dei lavori per l'università a Scampia, affidamento delle strutture comunali abbandonate (e utilizzate dalla Camorra) alle associazioni attive sul quartiere, costruzione del polo artigianale, un osservatorio permanente apartitico sul quartiere. Peccato che, per ora, le uniche dichiarazioni in tal senso sono venute solo dal sottoscritto.

Ed ora?
E ora nulla. La camorra continua a governare il quartiere, le vele stanno ancora li, i disoccupati in piazza, l'università incompleta, i nostri ragazzi desertano le scuole. Noi associazione, a fatica, continuiamo le nostre battaglie quotidiane indignati ed amareggiati per l'ennesimo stupro mediatico e la voglia di riscatto che parte da Scampia insieme a quanti lontano dai riflettori vogliano stare con noi.