Giovanni Falcone, nel ricordo dell’eroe l’Italia dovrà trovare la forza per rialzarsi

di Vinicio Marchetti

Ricorre, oggi, l’anniversario della morte del magistrato. Il sangue dei giusti dovrà essere il seme della rinascita di un paese straziato dal compromesso. (Vinicio Marchetti)

giovanni_falcone Ricorre oggi l’anniversario della morte degli uomini più alti che questo paese, immeritatamente, ha avuto l’onore di conoscere. Stiamo parlando, ovviamente, di Giovanni Falcone. Con lui, nella strage di Capaci, trovarono la morte la moglie Francesca Morvillo e Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Di Cillo, i tre agenti della scorta.

Sono state innumerevoli, oggi, le manifestazioni in ricordo della sua figura. In ricordo di colui che seppe affrontare a viso aperto”Cosa Nostra”, anche, come poteva avvenire soltanto nei poemi di guerra e coraggio, a discapito della sua stessa vita.

Come avviene ogni anno, poi, sono in arrivo al porto di Palermo le navi della legalità, una partita da Civitavecchia e l’altra da Napoli, con a bordo numerosi ragazzi provenienti da tutta Italia.

Rimangono nella mente, ancora, le dichiarazioni rilasciate da Maria Falcone, sorella di Giovanni:

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono due eroi moderni con un percorso umano e professionale segnato da un altissimo senso dello Stato, la cui missione ha tracciato un crocevia fondamentale nella storia del nostro Paese. Nell'anno delle celebrazioni per i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia, la loro memoria, più vivida che mai, accende un riflettore sui valori fondanti delle democrazie moderne. Democrazie che spesso, per raggiungere il loro compimento, si sono avvalse di uomini come loro. Uomini che hanno donato la propria vita per garantire libertà e giustizia. Che hanno saputo interpretare, con grande sensibilità, un preciso momento storico, offrendo a tutti gli italiani un contributo di amore per la propria patria. L'esempio del sacrificio di Falcone e Borsellino significa oggi fare comprendere a tutti, ma soprattutto ai giovani, quanto sia importante credere e difendere i valori della nostra Costituzione”.

L’unica speranza che, in tal senso, ci rimane, è credere, ancora, che il sacrificio dei martiri non sia stato vano. E che, nel loro ricordo, anche i giovani di oggi possano combattere e vincere la loro battaglia.

“Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe dei grandi uomini”.