Ricerca, Ministro Giannini: nuovo modello italiano apripista in Ue
Il nuovo modello italiano per favorire la carriera dei giovani ricercatori fa da 'apripista' in Europa: è questo il bilancio positivo al termine della riunione informale dei ministri della Ricerca organizzata a Bratislava dalla Slovacchia, presidente di turno del Consiglio Europeo.
La carriera dei giovani ricercatori stata fra i temi portanti dell'incontro: è un "tema che rientra nella nostra agenda nazionale e l'Italia è un modello in questo senso", ha detto all'ANSA il ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Stefania Giannini, riferendosi alle misure contenute nel Programma Nazionale della Ricerca varato nel maggio scorso.
"Tre giovani ricercatori hanno contribuito alla discussione - ha detto ancora il Ministro - e hanno sottolineato alcuni punti in sintonia, come procedure meritocratiche di attrazione". Misure analoghe, ha rilevato, "sono contenute nel Programma Nazionale della Ricerca". Questo, ha detto ancora, testimonia che "stiamo introducendo politiche nazionali che realizzano la road map prevista a livello europeo", con criteri di attrazione uniformi per i ricercatori che rientrano nel loro Paese e per quelli che provengono da altri Paesi.
L'innovazione è stato l'altro grande tema sul tavolo della riunione informale dei ministri Ue della Ricerca, con la discussione della possibilità di costruire "un ecosistema dell'innovazione" nato dal collegamento fra la ricerca di base e il mondo delle piccole e medie imprese. In questo senso il commissario europeo alla ricerca, Carlos Moedas, ha proposto di istituire un Consiglio Europeo dell'Innovazione: "siamo a favore di questa ipotesi - ha detto Giannini - e riteniamo che non si tratti nè di burocrazia né di uno spostamento di budget, ma siamo convinti che sia un'operazione volta a cercare di incentivare lo sviluppo dell'innovazione nel mondo delle piccole e medie imprese. "Siamo in sintonia - ha detto - e siamo fra i Paesi che stanno promuovendo misure concrete".