La Puglia al centro del dibattito sulle Fondazioni Lirico-Sinfoniche

di Anna Laudati

Caro Ministro, senza nuove assunzioni, il Petruzzelli chiude (di Paola Pepe

petruzzelli.jpgL’importanza della tradizione lirica e musicale del nostro Paese, il valore architettonico e storico dei teatri, le produzioni artistiche e le capacità individuali sono elementi fondamentali da tutelare e promuovere, accanto alla diffusione della cultura musicale e alla possibilità di creare nuova occupazione tra i giovani musicisti.  “Caro Ministro, il decreto sulle Fondazioni Lirico-Sinfoniche recentemente approvato dal Governo sta suscitando ovunque un forte dibattito, che segnala l’interesse generale per un tema che ha un impatto assai rilevante per l’intera vita culturale italiana e le sue prospettive […].”

Comincia così la lettera che il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha scritto al Ministro per i Beni e alle Attività Culturali, Sandro Bondi, sulla questione della Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli prendendo una posizione netta in merito alla norma, contenuta nel D.l. fondazioni, che bloccherebbe le assunzioni per i prossimi due anni. Nella lettera, il governatore sottolinea con molta forza l’importanza della tradizione lirica e musicale del nostro Paese: "l'impedimento a fare concorsi contenuto nel decreto di riforma delle fondazioni lirico-sinfoniche, nel caso dovesse permanere senza una specifica deroga relativa al Teatro Petruzzelli, sancirebbe la morte sul nascere della neonata Fondazione e precluderebbe in modo irreversibile la possibilità di creare in Puglia un sistema musicale di eccellenza". Nella sua comunicazione a Bondi, Vendola ricorda come lo sforzo compiuto per il restauro del teatro a seguito dell'incendio che lo distrusse, renderebbe vani gli sforzi compiuti sino a questo momento e il conseguimento degli obiettivi che la legge assegna alle fondazioni, se non fosse seguito dalla costituzione di un'orchestra stabile.

 “Non voglio pensare che da parte del Governo ci sia stata una volontaria intenzione di penalizzare una realtà così importante quale quella del Teatro Petruzzelli, né voglio credere che si tratti di una decisione esplicitamente rivolta a danneggiare il Mezzogiorno e la Puglia oltre che la cultura. Ritengo piuttosto che, nella fretta della decretazione d’urgenza, questa specificità sia stata in qualche modo dimenticata. Mi permetto perciò, caro Ministro, di rappresentare a Lei, così come farò con le forze politiche presenti in Parlamento, la centralità di questo problema, nella certezza che in sede di conversione si potrà ovviare a questo così come ai molti altri problemi presenti nella attuale stesura del decreto”. Il capo dell'opposizione della Regione Puglia Rocco Palese replica, pregando il governatore di non fare processi alle intenzioni “il Petruzzelli è in una situazione oggettivamente diversa rispetto al quadro nazionale perchè non essendo funzionante il Teatro fino a pochi mesi fa non vi era bisogno che la Fondazione avesse un organico pieno. Di questa particolarità tutti si rendono conto e si lavora per una soluzione”. 

In merito alla vicenda Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del PdL al Senato, ha dichiarato che “le norme sul blocco delle assunzioni e dei concorsi contenute nel decreto sulle Fondazioni liriche hanno valenza erga omnes e riguardano le strutture di tutta Italia […] il ministro Bondi, con il quale mi sono confrontato in vista della discussione del provvedimento in Senato, afferma ancora Quagliariello, è consapevole della situazione del tutto particolare in cui versa il Teatro Petruzzelli di Bari. Ma il riconoscimento di una deroga al blocco delle assunzioni per il Teatro Petruzzelli, non potrà che seguire un principio basilare di moralità in nome del quale le nuove assunzioni dovranno essere fatte attraverso concorsi pubblici e nel pieno rispetto dei criteri meritocratici, senza le scorciatoie e le procedure clientelistiche delle si è avuto sentore”.