“Salt”: per Angelina Jolie una nuova spystory in stile Lara Croft

di Caterina Ferrara

Film d’azione costellato da lotte corpo a corpo, mosse micidiali e colpi tempestivamente sferrati che tengono col fiato sospeso gli spettatori, ma sfumano, purtroppo, la credibilità del personaggio e della storia. (Caterina Ferrara)

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In “Changeling” l’avevamo lasciata nei panni di una madre costretta a lottare contro la terribile infanzia del figlio spezzata dalla violenza e il Potere corrotto che vizia inevitabilmente la giustizia. Ma chi la ricorda come la donna provata e al contempo sfrontata che ci aveva consegnato Clint Eastwood nel suo capolavoro cinematografico, deve tenersi pronto a spazzare via quest’immagine perché Angelina Jolie torna sugli schermi in “Salt” con una carica combattiva degna dell’inarrestabile Lara Croft.

Accusata di essere una spia russa sotto mentite spoglie, l’Agente della CIA, Evelyn Salt, si imbarca in una rocambolesca fuga tra lotte corpo a corpo, mosse micidiali e colpi tempestivamente sferrati, che pur tenendo col fiato sospeso gli spettatori, scardinano, purtroppo, la credibilità del personaggio e della storia. Non privo di colpi di scena, l’intreccio del film ruota intorno alla perenne guerra di spionaggio segreto tra Russia e USA, non sembrerebbe un caso nemmeno il nome scelto per la parte della bella Jolie.

“Salt”, infatti, è l’acronimo (Strategic Armaments Limitations Talks), dello storico progetto per la limitazione degli armamenti strategici che fu proposto nel 1967 dal Presidente degli Stati Uniti Lyndon Johnson all'Urss e che successivamente passò per le mani di Nixon e Carter. Gli armamenti in questione erano i missili intercontinentali e antimissile e il trattato Salt prevedeva, in sostanza, il congelamento delle armi possedute da entrambe le superpotenze.

Gli accordi chiusi nel 1979 furono più volte traditi e, in particolare, l'intervento sovietico in Afghanistan, avvenuto nello stesso anno, spinse Carter ad assumere una serie di misure restrittive tra cui il noto annuncio che gli atleti americani non avrebbero preso parte alle XXII Olimpiadi, indette per l’estate successiva a Mosca. Nel thriller targato Phillip Noyce, Evelyn dovrà impedire l’attacco missilistico in agguato e dimostrare di essere ancora fedele ai principi che l’hanno spinta ad arruolarsi come agente segreto, il finale, però, sembra lasciare il pubblico in attesa di un secondo round.

La fascinosa Angelina è affiancata nella pellicola dagli attori Liev Schreiber, marito della bionda Naomi Watts, noto per la sua interpretazione in “The Manchurian Candidate” e Chiwetel Ejiofor, giovane talento inglese, lanciato definitivamente come attore da “American Gangster”. Per chi dovesse restare a bocca asciutta per la spystory, un po’ troppo in stile “Matrix”, non c’è da disperare, può ancora puntare all’uscita di “The Tourist”, le cui riprese hanno visto Angelina Jolie (questa volta agente dell’INTERPOL) in compagnia del carismatico Johnny Depp su un set davvero speciale: il mercato di Rialto di Venezia.

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