2010: gli eventi naturali più importanti dell’anno che sta per concludersi

di Francesca Antonella Langella

Il 2010 volge al termine e la rivista Nature ha stilato un elenco degli eventi più rilevanti dell’anno, immagini che ci fanno riflettere, rabbrividire … ma anche sorridere. E pensare che la fine del mondo era prevista per il 2012! (Francesca Antonella Langella)

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A vedere le “foto della scienza del 2010” sulla rivista Nature, uno dei più importanti giornali scientifici esistenti, sembra che i tempi si siano leggermente anticipati. Per la fine dell’anno, infatti, il famoso giornale anglosassone ha pubblicato sul sito www.nature.it un dossier con le immagini che riguardano gli avvenimenti naturali più importanti del 2010. Al primo posto il vulcano islandese dal nome impronunciabile, Eyjafjöll, la cui imponente eruzione, nell’aprile scorso, ha bloccato il traffico aereo per giorni e ha interrotto le comunicazioni di mezzo mondo.

Continuando, troviamo la catastrofe ecologica, nel Golfo del Messico, della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon. Lo sversamento di petrolio in seguito all'incidente del pozzo Macondo, ha causato gravi problemi alle popolazioni locali e alla fauna del posto: l'evento è ricordato come il disastro ambientale più grave della storia americana. E ancora, nello scorso agosto, un iceberg di 250 km quadrati – grande quattro volte Manhattan - si è staccato da un ghiacciaio della Groenlandia: l’evento, frutto dell’irrimediabile e irreversibile riscaldamento globale, ha suscitato lo sgomento di mezzo mondo.

Di fronte ad un 2010 in cui la natura si è ribellata, la classifica di Nature non può non citare i grandi passi avanti che la scienza ha fatto in questo ultimo anno. Nella chart, infatti, troviamo gli esperimenti del CERN di Ginevra, acronimo dell'Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare: le grandi menti matematiche e ingegneristiche si sono riunite attorno al Large Hadron Collider, l'acceleratore di particelle più potente mai realizzato, con l’intento di ricreare il Big Bang. Nell'elenco prende posto, inoltre, la cometa Hartley 2, che lo scorso 4 novembre è stata raggiunta dalla sonda Deep Impact della NASA e fotografata mentre emanava anidride carbonica.

Ma le novità del 2010 non mancano anche nel mondo animale: la scoperta del “verme calamaro” a 10 zampe e 25 pinne, rinvenuto a oltre 3000 metri di profondità nell’Oceano Indiano, ne è un esempio: il suo ritrovamento ha reso i biologi molto ottimisti sull’esistenza di un nuovo genere di animale marino. Altra rivelazione dell'anno è la “Pinocchio Frog”, la rana che presenta, a livello dell’apertura buccale, una lunga protuberanza, che si solleva quando l’animale effettua il suo richiamo. 

La foto microscopica più bella del 2010 è di David Millard, che riprende un uovo di farfalla Hemiargus depositato tra gemme di Mimosa; e ancora l’immagine di un fossile di ragno di oltre 165 milioni di anni, nella Mongolia Interna, che sembra essere molto simile agli aracnidi odierni, dimostrando che nella loro specie si sono succeduti ben pochi mutamenti evolutivi. Altra foto spettacolare, diverso mondo, quella dello shuttle Endeavour, che torna nell’atmosfera terrestre al tramonto in una moltitudine di colori meravigliosi. 

Alle porte del 2011, dinanzi a eventi così significativi, non possiamo che augurare un anno migliore: questo opaco ottimismo ce lo trasmettono le immagini dell’attività del sole, registrata lo scorso settembre dal Solar Dynamics Observatory della NASA, che evidenziano quanto la macchina solare si sia svegliata da un lungo sonno e sia ancora nel pieno delle sue potenzialità.{jcomments on}