Umberto Eco. “Il cimitero di Praga”, una monumentale cospirazione storica

di Anna Laudati

Umberto Eco ritorna in libreria dopo trent’anni e lo fa con un’opera destinata a essere un classico, trascinandoci in una storia fatta di continui sviluppi spionistici e usando come tela la lingua italiana, un drappo utilizzato con una dovizia che soltanto un semiologo del suo calibro poteva utilizzare. (Vinicio Marchetti)

umberto_eco

Inganni e sotterfugi sono il binario su cui s’incammina l’intera trama di “Il cimitero di Praga”, scritto da Umberto Eco e edito da Bompiani. L’Europa di fine 800 si presta con eleganza al ruolo di teatro in cui un falsario geniale, attraverso i suoi raggiri, riesce a modificare l’intero corso della storia. Umberto Eco ha voluto tenerci alle strette per trent’anni prima di permetterci di gustare un altro suo capolavoro, ma ne è valsa la pena.

Il cimitero di Praga riesce, con le sue alchimie, a raccogliere il nostro tempo e avvilupparlo di eccitanti rivelazioni. La tecnica, neanche a dirlo, nasce dalle corde di Umberto Eco, ovvero, una fluidità di racconto che scioglie in un istante le oltre cinquecento pagine che ne compongono il corpo. I continui e reiterati intrighi spionistici, i colpi di scena, strappano il lettore dalla realtà con una forza superata solamente dalla semplicità con cui ciò avviene.

Una monumentale cospirazione storica. Il cimitero di Praga, un’opera destinata a divenire un classico della nostra letteratura, ha come fine ultimo la ricerca del diverso, l’anomalia riconosciuta da tutti e da nessuno. L’ossessione del complotto è un tema che lo scrittore ha già trattato nel Pendolo di Foucault ma non appare inesatto affermare che la trama del romanzo pubblicato nel 1988 depone immediatamente le armi a cospetto di quest’ultimo lavoro.

Eco ha voluto dipingere il ritratto di un’opera trascinandoci in una storia fatta di continui sviluppi spionistici e usando come tela la lingua italiana, un drappo utilizzato con una dovizia che soltanto un semiologo del suo calibro poteva utilizzare.