"Realizzate i Vostri Sogni d'Infanzia". Randy Pausch e l’ultima lezione

di Anna Laudati

Randolph Frederick Pausch, nasce a Baltimora il 23 ottobre del 1960 e fino a 46 anni era un semplice professore di informatica nell’università di Pittsburgh in Pennsylvania. Poi nel settembre 2006, a soli 46 anni, gli viene diagnosticato un tumore al pancreas, la sua vita cambia e la morte lo accompagnerà nella leggenda. (Francesco Fulcoli)

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Quando Randy viene a conoscenza del suo brutto male decide che è arrivato il momento di iniziare quella, seppur breve, seconda vita che gli servirà per donare al mondo intero “L’ultima Lezione”, un opera che riecheggerà per sempre nei cuori di tutti.

Randy ha tenuto la sua ultima lezione pubblica, la "Last Lecture" intitolata "Realizzate i Vostri Sogni d'Infanzia", presso la Carnegie Mellon University il 18 settembre 2007, sulla base di una precisa domanda: "quale massima provereste a comunicare al mondo se sapeste di avere un'ultima possibilità di farlo?" la risposta è stata ironica e vera: “Sto per morire e mi sto divertendo. E continuerò a divertirmi ogni giorno che ancora mi resta da vivere. Perché non c’è un altro modo per farlo”

Pausch sosteneva che non è possibile cambiare le carte che ci sono state date, possiamo solo giocare la mano. Vivere come se fosse l’ultimo giorno ma lasciare il segno che qualcosa di buono lo hai fatto sfruttando al massimo quello che avevi perché "l’esperienza è ciò che ottieni quando non sei riuscito a ottenere ciò che volevi".

E giù di lì! La lezione di Randy è stata una lezione di vita, ricorda i suoi genitori e l’importanza del loro amore raccontando di quando si lamentava con la madre: "Mi lamentavo con mia madre di quanto fosse difficile quell'esame all'università, e di quanto fosse spaventoso. Lei si inclinò verso di me, mi diede un buffetto sulle spalle e mi disse: «Sappiamo bene come ti senti, tesoro, ma ricorda, tuo padre alla tua età combatteva contro i tedeschi»". E allora capisci che "ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarlo. Sono lì per fermare gli altri".

Con la voglia di vivere e la morte nel cuore Randy insegna a tutti noi che non è mai troppo tardi per sistemare le cose "Quando sbagli chiedi scusa! Una buona scusa è formata da tre parti: "Mi dispiace"; "Era colpa mia", "Cosa posso fare per rimediare"? La maggior parte della gente salta la terza parte; è da questo che puoi capire chi è sincero" e soprattutto "quando fai qualcosa di sbagliato e nessuno si prende la briga di dirtelo, significa che è meglio cambiare aria. Chi ti critica lo fa perché ti ama e ti ha a cuore".

Quando si pensa che crescendo tutto si complica basta guardare negli occhi un bambino e la sua voglia di stupirsi e capisci che “è quella a spingerci ad andare avanti, ad aiutare gli altri"; gli altri che fanno parte della nostra vita perché "non si può arrivare in cima da soli. Qualcuno deve aiutarti.. si riceve sempre ciò che si è dato".

E allora impari a non lamentarti e a lavorare più duramente scoprendo che “l’oro migliore è quello che giace in fondo ai barili di merda". “Se vivrete nel modo giusto i sogni verranno da sé". E Allora impari che la fortuna ce la creiamo da soli perché chi più sa più vale, "la fortuna è quel momento in cui la preparazione incontra l’opportunità". E allora impari a dare più tempo alla gente che ti circonda anche “quando si è davvero stufi marci o arrabbiati con qualcuno; significa solo che non si è concesso loro abbastanza tempo, dategliene e vedrete che quasi sempre vi stupiranno."

Randy si è spento all'alba del 25 luglio 2008 lasciando ai posteri una grande lezione di vita. Il suo libro è stato tradotto in ben 35 lingue e la sua morte lo ha reso vivo in eterno. Ciao Giò…