Partono i bastimenti: una mostra fotografica per non dimenticare e per capire

di Andrea Sottero

Un tempo gli immigrati eravamo noi. Eravamo noi italiani a usare le carrette del mare. Con il tempo ci siamo fatti onore. Molti hanno avuto successo, la comunità è per lo più stimata e apprezzata.(Andrea Sottero)

 

bastimenti

Chi è stato a New York, ha quasi sicuramente visitato Ellis Island. E’ naturale, per un italiano, andare a visitare quello che era il punto di arrivo di migliaia di nostri connazionali emigrati in America. Tastare con mano le sensazioni che dovevano provare, cercare di immaginarsi le condizioni –sicuramente non facili- cui erano sottoposti al loro arrivo.

Un tempo gli immigrati eravamo noi. Eravamo noi italiani a usare le carrette del mare. Con il tempo ci siamo fatti onore. Molti hanno avuto successo, la comunità è per lo più stimata e apprezzata.

Sacche di emarginazione, giudizi affrettati e stereotipati, tuttavia, permangono tutt’oggi. A dimostrazione che tutto dipende dalle persone: ci sono italoamericani affermati e stimati, ci sono quelli che a stento parlano a distanza di una o due generazioni l’inglese (e con un forte accento italiano) e ci sono anche quelli che continuano ad essere considerati grezzi e lontani dai valori che da sempre caratterizzano i WASP (White Anglo-Saxon Protestant). I ragazzi protagonisti della serie Jersey Shore , li rappresentano appieno.

La mostra allestita a Le Gallerie di Piedicastello (TN) dal 18 Dicembre 2010 al 27 Febbraio 2011, vuole raccontare  queste storie di emigrazione, dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri

Grandi pannelli con le storie e i numeri, foto, quadri, posters, documenti, giornali, spartiti musicali e altri reperti, sono a disposizione del visitatore per farsi un’idea di che cosa volesse dire. Per capire e per imparare a non generalizzare mai, quando si parla di immigrati, di qualsiasi parte del mondo essi siano.

La mostra è realizzata dalla Fondazione Museo storico del Trentino e dalla Presidenza Consiglio Regione Trentino-Alto Adige, con il contributo di NIAF (National Italian American Foundation), di
Associazione Trentini nel mondo e dUnione Famiglie trentine all'estero.

Aperta dal martedì alla domenica dalle 9 alle 18, l’ingresso è libero.