FACE à FACE in Italia fino a giugno

di Anna Laudati

 Il progetto FACE à FACE, parole di Francia per scene d’Italia 2011, fa tappa a Lecce con una mise en espace realizzata da un gruppo di studenti universitari. In scena AHMED IL FILOSOFO soliloqui e match istantanei di filosofia tratto da un testo di Alain Badiou per la traduzione di Gioia Costa. (Paola Pepe)

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La scorsa settimana si è concluso a Lecce Face à face, (parole di Francia per scene d’Italia 2011) il progetto promosso e organizzato da Ambasciata di Francia con il sostegno di Istitut Francais, Fondazione Nuovi Mecenati, Fondazione franco-italiana per la Creazione Contemporanea con la collaborazione dell’Università del Salento. Il progetto, giunto alla quinta edizione, continua ad avere come obiettivo primario quello di promuovere in Italia gli autori francesi di teatro e di interessare alla drammaturgia contemporanea francese il sistema teatrale italiano.

13 città italiane (Roma, Torino, Milano, Bologna, Napoli, Firenze, Bari, Palermo, Noto, Forlì, Catania, Lecce, Cosenza) e 25 teatri hanno ospitato e ospiteranno sino a giugno, 40 letture, mise en espace e spettacoli su testi di 24 autori francesi contemporanei. I teatri coinvolti suggeriscono ed evocano modalità di rappresentazione e di studio della drammaturgia francese che si rinnovano di anno in anno, nell’obiettivo comune di tracciare percorsi artistici che rafforzino il confronto tra i due paesi.

Per questa edizione, il sostegno alle scritture contemporanee si è diversificato ulteriormente attraverso l’inserimento di una selezione di testi rivolti anche ad un pubblico giovane. Così a conclusione del laboratorio realizzato con un gruppo di studenti universitari è andato in scena presso i Cantieri Teatrali Koreja di Lecce AHMED IL FILOSOFO, soliloqui e match istantanei di filosofia, una mise en espace diretta da Alessandra Crocco e Giovanni De Monte tratta da un testo di Alain Badiou per la traduzione di Gioia Costa.

Alain Badiou scrittore e filosofo nato in Marocco nel 1937, si interessa attivamente alle scienze matematiche e alla logica formale. Dopo la fortunata rappresentazione di Ahmed le subtil, messo in scena dalla Comédie de Reims al Festival di Avignone nel 1994 con la regia di Christian Schiaretti, è nata fra la compagnia della Comédie e Alain Badiou una complicità artistica, che ha portato alla nascita degli altri tre testi che costituiscono la quadrilogia di Ahmed (Ahmed le subtil, Ahmed philosophe, Ahmed se fâche, Les Citrouilles). 

Ahmed il filosofo, scritta nel 1995, è una farsa nella quale il lessico cambia ritmo, colore, carattere. I personaggi sono definiti dal linguaggio che ognuno di loro adotta come stile di vita e che rappresenta il personale modo di essere al mondo.

C’è chi è padrone dei segreti della sintassi, come Ahmed; chi, come Moustache, ha un linguaggio grossolano quanto le sue idee; chi ancora è farraginoso e disorientato dalle ideologie, come Rabarbaro; e chi, come Fenda, nutre ogni sua frase di immagini lussureggianti, metafore impreviste e acrobazie vittoriose. Unico libero, coraggioso e sincero, quello di Fenda è il solo capace di tenere testa al virtuosismo di Ahmed. 

Alain Badiou ha affermato che il suo desiderio era quello di scrivere un testo molto chiaro: “Come un’equazione matematica. E’chiarissima, ma non è affatto semplice”. Alain Badiou delinea, adottando di volta in volta i registri dei diversi personaggi, l’importanza del pensiero libero e la felicità dell’espressione esatta. La struttura del testo è molto chiara: ogni scena ha un tema che è anche una occasione per discutere assiomi incontrovertibili della filosofia ed è lo spunto per mettere a confronto il potere del pensiero libero con i grovigli del luogo comune. 

Il prossimo appuntamento con Face à face è per il 28 marzo al Piccolo Teatro di Milano – Teatro Studio con Il Colonnello degli Zuavi tratto da un testo di Olivier Cadiot.