Ancora sci-fi per il figlio di David Bowie: “Source code” al cinema

di Simone Scarpati

Il capitano Colter Stevens ha solo otto minuti per poter evitare l’esplosione di un treno di pendolari. Se dovesse fallire? Tornerebbe di nuovo indietro nel tempo per avere ancora una chance, ancora otto minuti. E’ la missione top-secret “Source code”. (Simone Scarpati)

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La trama ricorda alcune serie televisive di qualche anno fa. Nel film di Duncan Jones ci sono tracce di un vecchio “Quantum Leap” e di un più recente “Seven Days”. Il protagonista, il capitano Colter Stevens - reduce e veterano della guerra in Afghanistan -  ha la possibilità di tornare indietro nel tempo fino al momento antecedente all’esplosione di un convoglio di pendolari. Centinaia di vite nelle mani del nostro eroe! Dov’è la novità dunque? Il format è plagiato (o quasi), la trama è la solita: il timer di una bomba sta per scendere a zero, troviamo il cattivo di turno! I buoni devono vincere.

Riflessioni così (volutamente) superficiali in effetti non possono che portare ad una sola conclusione: “Source Code” è un flop! Tuttavia l’analisi di un film del genere deve necessariamente indagare la “filosofia” che c’è dietro la trama, la simbologia che si cela in un film che porta con sé numerosi stereotipi hollywoodiani. Proviamo a ricostruire brevemente la trama in maniera più dettagliata così che il lettore possa rilevare le novità di un film del genere.

Il protagonista (interpretato da Jake Gyllenhaal) si ritrova a sua insaputa all’interno di un’operazione segreta chiamata “Source Code” che utilizza una tecnologia estremamente avanzata che permette di viaggiare nel tempo fino ad otto minuti prima di una strage per consentire al “viaggiatore” di scongiurare il pericolo. Il tempo concesso è breve e il capitano Colter Stevens fallisce al primo tentativo. Non importa. Si può ritentare. Nuovo viaggio, nuova identità, nuova pista per identificare chi ha posizionato la bomba sul treno. Non è difficile capire quanto il film rappresenti chiaramente una metafora della vita. Il perpetuo provare e riprovare, costruire certezze e vedersele distrutte per poi dover ricominciare da capo. Mentre la vita scorre. Mentre il treno procede dritto seguendo il suo vettore. C’è sempre una possibilità. Un modo per poter ripartire.

Non è il solito film d’azione con influenze fantascientifiche quello di Duncan Jones che esordirà nelle sale italiane proprio oggi. Staremo a vedere cosa ha preparato per noi il figlio di David Bowie. Se non dovesse piacere, si può sempre tornare indietro nel tempo fino a otto minuti prima di entrare in sala e comparare i biglietti per un altro film!

Guarda il tralier del film: