Nastri d’Argento 2011: il trionfo di Nanni

di Angelo Di Pietro

Habemus Papam raccoglie sei premi su sette nomination. Grande soddisfazione di Nanni Moretti. Premiati anche i film di Mario Martone e Michele Placido. (Angelo Di Pietro)

Habemus-Papam_280x0 Dopo la grande delusione di Cannes, Nanni Moretti sbanca Taormina. Nella 65esima edizione dei Nastri d’Argento, il premio cinematografico più antico d’Europa, il film Habemus Papam ha raccolto ben sei statuette su sette nomination: Miglior Regia, Miglior Soggetto, Miglior Produttore, Miglior Fotografia, Miglior Scenografia, Miglior Costumi. Habemus Papam, che narra le vicende di un neoeletto Papa in piena crisi mistica, già alla sua uscita nelle sale era stato accolto positivamente da critica e pubblico, sfiorando la Palma d’Oro nonostante i pesanti giudizi del mondo cattolico. Anche dopo i sei Nastri ricevuti, Nanni Moretti ha risposto in merito alle critiche di una parte del pubblico: “È lecito che ogni spettatore si costruisca delle aspettative su un film, ma a me non interessava raccontare al pubblico quello che già sapeva, non volevo ritagliare i pezzi dei giornali sugli scandali della pedofilia e costruirci una storia, io volevo raccontare il mio Papa, i miei cardinali”.

Gli altri premiati alla manifestazione sono stati Noi ci credevamo, di Mario Martone, che riceve il prestigioso Nastro dell’anno 2011; mentre Vallanzasca – Gli angeli del male, il film di Michele Placido, raggiunge il premio per Attore Protagonista, Miglior Colonna Sonora e Miglior Montaggio. “Nell'anno della commedia”, spiega il presidente dei giornalisti cinematografici, Laura Delli Colli, “i Nastri d'argento vanno in netta controtendenza e premiano, con il cinema d'autore, soprattutto il ricambio del cinema italiano, segnalando la conferma di una nuova generazione di attori e un esordio sorprendente come quello di Alice Rohrwacher che ha vinto in un'annata particolarmente ricca di opere prime interessanti”. E infatti la Rohrwacher ha sorpreso il pubblico dei Nastri raggiungendo la vittoria come Miglior regista esordiente, grazie al suo Corpo Celeste, che già a Cannes era stato accolto con buon successo. Sul fronte dei premi internazionali, invece, per il Miglior film europeo è stato premiato Il discorso del re, di Tom Hopper, già pluripremiato agli ultimi Oscar, e Hereafter, di Clint Eastwood, che si aggiudica il Miglior film extra europeo.