Happy birthday Bram Stoker, inventore del mito di Dracula

di Alessandra Campanari

Bram Stoker, grande scrittore dell’ottocento irlandese, festeggia oggi il suo centosessantaquattresimo compleanno a colpi di sangue e terrore. (Alessandra Campanari)

Bram_Stoker Oggi è il compleanno di Dracula, o meglio, oggi è l’anniversario della nascita del suo inventore, il grande Abraham Stoker detto Bram, lo scrittore irlandese divenuto celebre come autore di "Dracula", uno fra i più conosciuti romanzi gotici del terrore.

Nato l’8 novembre del 1847 nei pressi di Dublino, Bram passa l’infanzia a letto a causa di una cagionevole salute, un’esperienza che segnò in maniera indelebile la sua attività letteraria. Guarito sorprendentemente, nel 1865 inizia a frequentare l'università laureandosi a pieni voti in matematica presso il Trinity College di Dublino e iniziando, allo stesso tempo, ad interessarsi all’attività letteraria e al teatro.

All’età di ventinove anni, nel 1876, Stoker conosce il celebre attore teatrale Henry Irving del quale diventa, oltre che grande amico, anche il consigliere ed il segretario personale. Nel 1877, infatti, lo segue a Londra dove diviene amministratore del suo teatro ed inizia ad avere importanti contatti anche nel mondo della letteratura e dell'editoria.

Da quel momento in poi la sua esistenza cambia. La vita mondana, ricca di incontri intellettuali e politici, continuamente circondata da figure dell’alta società, lo porta alla conoscenza, sfociata poi in un vero e proprio matrimonio, di Florence Balcombe, donna molto importante per lo scrittore Oscar Wilde e con in quale Bram, per tal motivo, romperà i rapporti per qualche anno.

Questa vita di lussi e d’incanto, però, un giorno finisce, e si ricopre del nero della paura e del sangue dei morti viventi. Un giorno, leggendo dei miti sui vampiri, Stoker viene infatti talmente affascinato dall’argomento da studiarne tutto il materiale a disposizione. Per mesi e mesi si documenta, studia, riflette sulle sue passate esperienze di adolescente malato, riportando a galla le emozioni di quel sonno senza fine provato durante i lunghi anni di malattia e la finale resurrezione dai morti, perché, come lui stesso scrisse, “gli uomini non sanno quanto meravigliosa possa essere la luce del mattino finché non hanno sofferto una notte terribile”

Il risultato di questo travaglio è "Dracula", un romanzo epistolare, al pari del "Frankenstein" di Mary Shelley; un'opera che mischia verità e finzione e che con la descrizione spettacolare dei suoi luoghi e delle tenebrose ambientazioni ci regala ancora oggi un’opera a metà strada tra l’incubo orripilante e il sogno di un capolavoro artistico.

Buon compleanno Bram!