Napoli. Al via la IV Edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani. Intervista a Maurizio Del Bufalo

di Ornella Esposito

Dall’ 8 al 19 novembre a Napoli e dintorni, due settimane di proiezioni accompagnate da incontri, dibattiti, reading, mostre e performance sui diritti universali organizzate dall’Associazione “Cinema e Diritti” di Salerno in collaborazione con decine di associazioni no profit del centro e della periferia. Ne parliamo con Maurizio Del Bufalo, ideatore del Festival. (Ornella Esposito)

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Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli non è solo una kermesse di lunghi e cortometraggi, né un isolato momento di riflessione su tematiche importanti di rilievo universale. E’ molto, decisamente di più. Il Festival del Cinema dei Diritti umani è scambio, presenza, partecipazione, cooperazione, testimonianza, resistenza in un territorio, quello partenopeo, in cui è difficile vivere ma dove esistono anche tante realtà positive che hanno molto da dire ai giovani.

Il Festival è nato quattro anni fa grazie all’Associazione “Cinema e Diritti” di Salerno che, ispirata dal Cine de los derechos umanos di Buenos Aires aderente alla rete internazionale dei festival dei diritti umani, ha voluto ideare anche a Napoli un festival che parlasse attraverso immagini, suoni, voci e colori alla gente, in particolare ai giovani, di temi riguardanti la qualità e la dignità della vita. La particolarità del festival risiede soprattutto nella sua organizzazione, letteralmente dal basso.

La preparazione dell’evento si snoda lungo tutto l’anno, e coinvolge esperti di cinema e organizzazioni che quotidianamente sono vicine alla gente con le quali si scelgono gli argomenti da trattare, cercando di capire come denunciare le contraddizioni in cui vivono le città moderne e quali siano le possibili soluzioni. Proprio perché organizzato in trincea il Festival arriva, anzi, vuole arrivare soprattutto alle periferie, luoghi dove spesso non esistono alternative al degrado né opportunità per conoscere altri mondi e modi di vivere possibili e rispettosi della dignità umana.

Un appuntamento intenso e importante il Festival dei Diritti Umani di Napoli, per i temi che tratta e per la qualità dei lavori proposti, tanto da aver fatto ingresso nell’anno 2009 su parere favorevole della Commissione dell’Human Rights Film Festival network di Amsterdam, nella rete sostenuta da Amnesty International e da Human Rights Watch, di cui fanno parte altre 28 città del mondo che compongono il circuito. Una bel riconoscimento ed una grande responsabilità.

Il programma del Festival, patrocinato dal Comune di Napoli, propone gratuitamente tra il centro e la periferia, 41 incontri ufficiali, 28 film fuori concorso, 23 film partecipanti al "Concorso Cinematografico", 4 mostre fotografiche, 2 Premi assegnati dalla Giuria di esperti, 2 Premi speciali, uno della Giuria Giovani e uno alla memoria di Vittorio Arrigoni e Giuliano Mer Khamis. Il tutto, va detto, organizzato grazie al lavoro quasi esclusivamente volontario delle organizzazioni e di molti giovani e sorretto dalla simpatica tenacia del padre del Festival, Maurizio Del Bufalo coordinatore, tra l’altro, di un programma per l'Onu.

Le tematiche affrontate sono tante, dall’acqua alla cultura, dall’immigrazione all’informazione con uno sguardo sul mondo (sull’America Latina) ed un ravvicinato sul nostro paese, in particolare la Regione Calabria che resiste e non tace.

Il programma è consultabile al sito www.cinenapolidiritti.it.

Ne parliamo con Maurizio del Bufalo, presidente dell’associazione “Cinema e Diritti”. Guarda l'intervista: