“Il bello e il brutto della terra dei fuochi”: il concorso fotografico a premi di MU14

di Ivana Vacca

La forza delle immagini come esercizio di democrazia ambientale per raccontare “il bello e il brutto della terra dei fuochi”. Il Concorso fotografico, promosso da MU14, scade il 30 aprile. (Ivana Vacca)

concorso_terra_dei_fuochi

Valore estetico, aderenza al tema e sensibilità artistica: questi i criteri che saranno considerati per decretare i vincitori del Concorso fotografico “Il bello e il brutto della terra dei fuochi” indetto dall’Associazione Culturale “QUELfiloBLU” nell’ambito del progetto “MUSEOUNDER14”. Mancano oramai pochi giorni alla scadenza, prevista per mercoledì 30 aprile. Il Concorso è aperto a tutti i cittadini al di sopra dei 14 anni i quali potranno partecipare, sia individualmente che in gruppo, inviando fino a tre foto inedite. Il saper cogliere sensazioni e far suscitare suggestioni, piuttosto che l’abilità tecnica, sarà ciò che la giuria valuterà per assegnare gli ambiti premi (1000.00 euro, primo classificato, e 500.00 euro, secondo classificato).

 

Cosa cogliere del bello e del brutto dell’area oramai tristemente nota alle cronache come “Terra dei Fuochi”? Come fare ad andare oltre la rappresentazione icastica di devastazione e di rinuncia che caratterizza questi luoghi e i suoi abitanti? Ce lo dice il Prof. Giuseppe Panariello, Presidente dell’Associazione “QUELfiloBLU”: “Il bello può rappresentare la chiave di lettura per raccogliere i migliori aspetti del territorio da quelli umani a quelli storico artistici; il brutto potrà dare l’opportunità di esercitare il diritto di critica e di denuncia di qualunque forma di degrado e di umiliazione che la nostra terra ha e continua a subire. Il brutto va visto sì con occhio critico, ma ancora di più con uno spirito propositivo; il bello e il brutto insieme devono accendere una speranza e far riacquistare l’orgoglio delle nostre radici”.

L’idea è piaciuta molto ad alcuni docenti del Liceo Scientifico Statale “Immanuel Kant” di Melito, i quali hanno deciso di far partecipare i propri ragazzi al concorso fotografico e, condividendone gli intenti e le finalità, di farsi carico delle spese di partecipazione. Un modo per dire loro “io credo in te”, facendo sperimentare ai propri alunni un costruttivo ruolo di cittadinanza attiva.

Era proprio questo lo spirito di partecipazione che il Concorso voleva suscitare insieme all’interesse comune per il territorio, facendo qualcosa di estrema attualità” - dichiara Panariello. “La nostra vitalità e quella del nostro territorio è una tematica che riguarda tutti, sia nel bello, per non smettere di incantarsi, che nel brutto, per dare voce alla pubblica condanna. Il Concorso” - spiega ancora - “vuole essere un esercizio di democrazia ambientale: con occhi semplici ognuno può dire la sua al di là del premio in palio. Ciò che si vuol fare è non soffocare le energie rimaste e provocare una reazione di fronte ad un episodio grave, una vicenda che potremo paragonare ad un’apocalisse. E’ la reazione sorda, come se non fosse successo niente, che fa davvero paura”.

 Le foto vincitrici saranno decretate, dopo l’analisi di una giuria composta da esperti del settore, il giorno 5 maggio e premiate durante il vernissage del 29 maggio presso la sala multimediale della redazione giornalistica Abbì Abbè, luogo in cui, tutte le opere in concorso, resteranno esposte fino alla fine di giugno.

Gli scatti andranno ad aggiungersi al patrimonio di circa duemila opere del MUSEOUNDER14 artecontemporanea. In merito al progetto MU14 e alla volontà di realizzarlo in alcune aree del Palazzo Baronale di Villaricca (di proprietà del Comune e in attesa di rifunzionalizzazione), Panariello aggiunge: “nessuna risposta arriva dopo la campagna che il MUSEOUNDER14 ha intrapreso con l’appoggio di Abbì Abbè. Non si trattava di occupare un palazzo ma di avere uno spazio per le arti, un luogo dove i giovani si possano incontrare, parlare, esprimere, avere risposte. Ma le attività continuano, il MU14 non si ferma mai. Dal 2 al 20 maggio, infatti, per 'Artisti in Vetrina' presso Gino Ramaglia in Via Broggia, a Napoli, il MU14 sarà in mostra con la sua memoria storica dell’adolescenza. Chi si ferma perde!”.

 Il regolamento e la scheda d’iscrizione per partecipare al Concorso sono scaricabili dal seguente link.

 

Articoli correlati:

MU14. L’isola che non c’è