Ittiologia: prospettiva di crescita per i giovani italiani

di Monica Scotti

Stando ai contenuti del rapporto ‘Noi Italia’ 2011 dell’Istat in fatto di occupazione l’Italia non è un paese per giovani e neppure per donne: la soluzione al problema potrebbe venire dal mare e dalle creature che lo popolano. L’ittiologia, in effetti, è stata indicata dagli studiosi che se ne occupano come la professione del futuro. (Monica Scotti)

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I numeri parlano chiaro: un ragazzo su cinque tra i 15 e i 29 anni non studia e neppure lavora, quasi una donna su due, invece, non ha un’occupazione o non la cerca affatto. Percentuali “da brivido” che fanno del Bel Paese, dopo Malta, il fanalino di coda di tutta l’Europa.

Tuttavia, in un quadro così desolante si inseriscono le prospettive di sviluppo offerte da un settore poco noto, ovvero lo studio degli animali acquatici. L’ittiologia è una branca della zoologia che si occupa di organismi comunemente definiti “pesci” sia da un punto di vista anatomico ed ecologico sia da un punto di vista paleontologico (analisi dei fossili di pesci vissuti in ere geologiche passate).

Comune denominatore degli studi è l’amore per l’ambiente naturale, una sfida per il futuro del pianeta che per essere vinta ha bisogno del contributo dei giovani.

A farsi portavoce di un appello che vuole coinvolgere ed entusiasmare i ragazzi è Pierpaolo Gibertoni, presidente del Mediterranean Trout Research Group, nonché responsabile tecnico de “I giardini dell'acqua di Collagna” a Reggio Emilia, uno dei più importanti allevamenti di trote in Italia.

“L’ittiologia- spiega- raggruppa professionisti del settore della veterinaria, della biologia e delle scienze naturali”. Il percorso formativo, infatti, può variare a seconda del settore in cui si desidera operare. Per i giovani che puntano ad avere in futuro chance maggiori nel complicato e poco promettente panorama occupazionale italiano è, infatti, possibile intraprendere studi in diverse facoltà: Biologia, Scienze naturali ed ambientali oppure Zoologia.

Ma di cosa si occupa in concreto un ittiologo? Non esiste una risposta unica a una simile domanda, in quanto un esperto lavora per il recupero, l’allevamento e le forniture di specie native a rischio di estinzione, ma anche per la selezione di parchi riproduttori e il miglioramento genetico delle specie allevate. Un’ulteriore attività, è , inoltre, la progettazione e gestione di impianti di allevamento intensivo, semi-intensivo ed estensivo. Insomma un lavoro a metà strada fra ricerca pura, business, tutela ambientale e passione che si estende anche al trattamento dell’habitat naturale delle specie acquatiche, in quanto per un ittiologo è importante effettuare controlli sanitari sui bacini e prevenire patologie in acquicoltura.