Al via intesa tra Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e Fonarcom su alternanza scuola-lavoro

di Redazione

Bobba e Cafà hanno firmato l'accordo a Job&Orienta

bobba firma

Il Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali Luigi Bobba e il presidente del fondo interprofessionale Fonarcom, Andrea Cafà, hanno firmato oggi il protocollo d’intesa sull’alternanza scuola lavoro.

L’accordo, firmato nell’ambito della manifestazione Job&Orienta, è sulla formazione di tutor che possano seguire in modo adeguato gli studenti che entrano in azienda sia per l'alternanza scuola lavoro che per l’apprendistato. A questo fine Fonarcom ha progettato il primo voucher alternanza scuola lavoro.

E’ anche la prima volta che un fondo interprofessionale - qui costituito dalla parte datoriale Cifa e da quella sindacale Confsal - finanzia con un voucher le piccole e micro aziende per la formazione in ambito alternanza e per l’apprendistato di primo livello.

“Del resto - ha dichiarato Cafà - la sfida della modernità e della produttività si vince coinvolgendo questa tipologia di imprese che sono oltre il 93% del nostro tessuto produttivo”. A oggi il finanziamento è di complessivi 300mila euro. Una volta esaurito potrà essere rifinanziato.

La firma è stata apposta dopo un confronto tra ragazzi, dirigenti scolastici e tutor, che hanno già partecipato al progetto ScholarsJob, con Carmela Palumbo, dirigente del Miur, e con Salvatore Piroscia, direttore di Confsalform e ideatore del progetto.

Il confronto sull'accordo è proseguito con Bobba e Cafà, con l'obiettivo comune di creare una cultura che avvicini il mondo della scuola al mondo del lavoro che ruota attorno alle piccole imprese. “Il sistema duale - ha detto Bobba - pone le basi per nuove opportunità di apprendimento per i giovani e per ridare significato e valore sociale al lavoro. In Italia il sistema formativo perde troppi ragazzi. Questa dispersione per ragazzi oltre i 16 anni è particolarmente pesante nell’area dell’istruzione tecnica e professionale con una percentuale del 38%".

"C’è bisogno di percorsi formativi differenziati che consentano di studiare, di formarsi e di acquisire le conoscenze e al tempo stesso di lavorare acquisendo delle competenze. Le aziende hanno bisogno di competenze che tante volte sul mercato del lavoro non trovano per questa perniciosa separazione tra scuola e lavoro e che fa sì che tanti giovani non riescano a trovare una realizzazione professionale”, ha concluso Bobba.

Mario Moioli di Fonarcom ha spieagato le scelte del fondo fatte in funzione dei bisogni formativi delle pmi che grazie al Conto di Rete possono beneficiare delle formazione continua al pari delle grandi imprese: “Strumenti di finanziamento come il nuovo Voucher Alternanza, piuttosto che altri strumenti come il Voucher Neoassunti e, in particolare, il Conto di Rete, hanno dato finora ottimi risultati”, ha concluso.

 

 

 

(Fonte: Adnkronos)