Sempre più giovani disoccupati. L'Italia peggiora la media europea

di Anna Laudati
Ancora in aumento il tasso di disoccupazione giovanile in Italia. E’ stato stimato dall’Istat che un giovane italiano su quattro è disoccupato (di Andrea Pellegrino) 

istat.gifI preoccupanti dati emergono da un’indagine presentata oggi dall’Istat sul numero degli occupati e dei disoccupati. E’ stato stimato dall’importante istituto di statistica che nel solo mese di marzo il numero di giovani disoccupati tra i 15 ed i 24 anni è cresciuto di quasi un punto percentuale toccando quota 28.2%. Un dato ancora più allarmante se si considerano i dati macroregionali.

Infatti se nel corso del 2009 le regioni del nord registravano una disoccupazione giovanile in aumento ma sempre al di sotto il 20%, in dato relativo al Sud è decisamente preoccupante e disegna una realtà fortemente variegata. Dall’indagine emerge anche che il tasso di disoccupazione dei giovani italiani è superiore di quasi 8 punti percentuali rispetto a quello registrato sui giovani dell’area euro (20.6%) E se i giovani se la passano male, le notizie non migliorano per i lavoratori “adulti”. Nel solo mese di marzo sono stati complessivamente persi 395mila posti di lavoro. I “nuovi” disoccupati sono prevalentemente uomini (294mila) che, insieme alle 101mila donne rimaste senza lavoro, mantengono stabile il tasso complessivo di disoccupazione (fermo a 8.5%). Un lievissimo calo, rispetto a gennaio, viene registrato nel fronte occupati (-0.1%) che in Italia sono 22.806.000 unità e che portano il tasso di occupazione al 56,8%. Oltre i 2milioni le persone in cerca di occupazione, in crescita dello 0.2% (4mila persone) rispetto al mese precedente e del 16.2% (297mila persone) rispetto a febbraio 2009. Aumenta di 13mila unità anche il numero di inattivi di età compresa tra i 15 ed i 64 anni che sfiora quota 15milioni.

A pochi giorni dalle elezioni regionali e nonostante i dati allarmanti, la politica italiana continua ad impegnarsi anima e corpo sull’emergenza del paese: decidere chi abbia vinto e chi abbia perso l’ultima tornata elettorale. Quel che è certo è che, al netto di qualche rarissima eccezione, nei programmi elettorali dei candidati era assente il tema del lavoro e delle nuove generazioni. Insomma, per aggiornare una celebre affermazione del pensatore europeo Joseph de Maistre : “Ogni nazione ha il governo (e la classe politica) che si merita”.   Per leggere l’indagine completa clicca qui