Assurdo. Si tagliano i fondi alla scuola e all’università e s’investe sulla formazione militare dei giovani

di Anna Laudati

La Tavola della pace si mobilita contro la “legge Balilla” e invita tutti i cittadini a farsi sentire per impedire questo nuovo scandalo. Appello contro la mini-naja. 20 milioni di euro per organizzare corsi di formazione delle Forze Armate per i giovani. (Redazione)

485_4060Approfittando della manovra finanziaria, il governo ha deciso di stanziare ben 20 milioni di euro per organizzare corsi di formazione delle Forze Armate per i giovani. Il progetto era già contenuto in un disegno di legge in discussione al Senato ma con un emendamento alla finanziaria si fa prima. “L’idea del governo – ha dichiarato Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace- è semplice: invitiamo i giovani per tre settimane in caserma, gli facciamo indossare per la prima volta la divisa e gli spieghiamo quanto sia bello far parte delle Forze Armate e andare in missione in giro per il mondo. In questo modo riusciremo a selezionare nuovi volontari per l’arruolamento, ad “assicurare nuova linfa e continuità d’azione” alle associazioni combattentistiche e d’arma e, alla peggio, a promuovere un po’ di sana cultura militare. Dio solo sa, coi tempi che corrono, quanto ne abbiamo bisogno!”

Bella educazione! Si tagliano i fondi alla scuola e all’università e s’investe sulla formazione militare dei giovani. I tre ministri sponsor dell’arguta iniziativa (La Russa, Meloni e Tremonti) assicurano che il progetto “si pone nell’ambito delle iniziative per la diffusione dei valori e della cultura della pace e della solidarietà internazionale tra le giovani generazioni”. Straordinario!  E giurano che i corsi non sono diretti alla promozione o all’acquisizione di titoli per l’arruolamento nelle Forze Armate. Poi però la legge precisa che la partecipazione ai corsi sarà riservata ai giovani più bravi, competenti e atletici, che risiedono nelle aree tipiche di reclutamento e che hanno il più alto titolo di studio.

“La vera legge Balilla, quella fascista del 1926, era meno discriminatoria!” commenta Flavio Lotti che lancia un appello a tutti i cittadini: “Fai sentire la tua voce. Chiama i parlamentari eletti nel tuo collegio e digli di intervenire subito. Unisciti alla Tavola della pace. Diciamo no alla legge Balilla. E se ci sono 20 milioni per la formazione dei giovani, pretendiamo che siano spesi per educare veramente alla cittadinanza e alla Costituzione ovvero alla pace e ai diritti umani, alla legalità e alla giustizia.”

(foto: www.ntnn.info)