Roma. Festival dei giovani talenti

di Anna Laudati

Sono oltre 30 le aziende selezionate a far parte del 'Festival dei giovani talenti'. Incontri, seminari, workshop, spettacoli, occasioni concrete per formarsi e per crescere grazie alle esperienze degli altri. Raccontare il talento ed ispirarlo perché “non si può affermare che un’idea esiste se prima non la si risveglia in qualcun altro”. (Gerarda Pinto)

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Dal 17 al 21 novembre 2010 si svolgerà a Roma, presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur, il TNT-Festival dei giovani talenti, la prima manifestazione interattiva dedicata ai giovani. Sarà il premio Oscar, Ennio Morricone, ad aprire il ricco calendario di appuntamenti e incontri TNT per conoscere da vicino l’ordinario e straordinario talento delle nuove generazioni.

Il festival è un luogo d’incontro, per condividere e raccontarsi, per dare espressione a vite silenziose ma esemplari. Sono questi i giovani di cui il nuovo millennio ha bisogno. Il talento è qualcosa d’innato o qualcosa che si costruisce con l’impegno?

Per scoprire cosa è, come si manifesta e da dove nasce il talento, duecento giovani racconteranno le proprie storie, che non fanno notizia, ma migliorano l’Italia. Questi “nani sulle spalle dei giganti” finalmente sono i veri protagonisti della società, dell’anima culturale, dell’iniziativa economica, del lavoro onesto di un’Italia bella, vivace, civile, reale. Sono storie di ragazzi tra i 15 e 35 anni, esperienze vissute in ogni settore della vita civile, economica, sociale: dalla ricerca, al volontariato, dall’arte all’economia, dall’enogastronomia all’ambiente, dalle relazioni internazionali, all’innovazione tecnologica, nell’arte e nelle sue svariate forme.

Incontri, seminari, workshop, spettacoli, occasioni concrete per formarsi, farsi più forti di una nuova conoscenza. L’obiettivo non è solo raccontare il talento ma ispirarlo perché “non si può affermare che un’idea esiste se prima non la si risveglia in qualcun altro”. Le attività, distribuite nel corso di 5 giorni, si occuperanno anche di spiegare come cercare un lavoro in rete, scrivere un curriculum, sostenere un colloquio di lavoro. Questi “insegnamenti “saranno supportati da validi esempi, storie di personaggi famosi che si racconteranno, che hanno scommesso e fatto prevalere il loro talento, che dopo tanti sacrifici è stato ricompensato da soddisfazioni: Simona Atzori, Malika Ayane, Andrea Bargnani, Mirco Bergamasco, Roberto Bolle e tanti altri.

L’iniziativa, promossa dal Ministro della Gioventù, Giorgia Melone, offre una risposta al grande interrogativo che è il futuro. La forza, la curiosità, l’impegno, la sagacia di molti giovani sono la spina dorsale del nostro Paese. Abbiamo bisogno di ascoltare la testimonianza di chi ci ha creduto, ha investito e ha portato avanti i propri obiettivi e i propri ideali sfondando il muro della diffidenza da parte di coloro che non hanno scommesso sulle nuove generazioni.

Sommersi dai tantissimi luoghi comuni e pregiudizi da parte di chi, non credendo nella possibilità di vederci schierati i in prima linea, trova più comodo immaginarci abituati a godere dei frutti di battaglie combattute da quelli che ci hanno preceduto. La generazione passiva, vittima di dipendenze, senza ideali, poco fiduciosa nel futuro, non impegnata politicamente, figlia di un Dio minore; una generazione non motivata, priva di passioni che vive in un mondo facile. Le esperienze e le voci dei 200 protagonisti del festival vogliono smontare uno stereotipo, che comincia a insinuarsi anche nelle teste più giovani con l’unico obiettivo di demotivare.

Queste storie possono carburare una macchina che fatica a percorrere un cammino verso l’evoluzione e il mutamento, che con la sua forza sia capace di contaminare il mondo e migliorarlo.

(foto: Adnkronos.com)