Benevento. Presentati i dati del progetto “Legal-mente: giovani a scuola di legalità”

di Anna Laudati

Sono stati presentati ieri, nella Sala convegni del Palazzo del Volontariato del Cesvob, i risultati del questionario anticamorra somministrato in cinque istituti del beneventano nell’ambito del progetto “Legl-mente: giovani a scuola di legalità” per studiare ed indagare sulla percezione che i giovani hanno del fenomeno camorristico. (Andrea Pellegrino)

legalita

L'iniziativa promossa dall'Auser e di Amesci in collaborazione col Cepis di Benevento e l’Associazione Studenti Napoletani contro la Camorra ha raccolto l’interesse e l’attenzione di molti giovani beneventani che hanno dato il loro contributo in termini di energia ed impegno perché l’iniziativa fosse un successo. Il progetto ha inteso avviare un confronto con le scuole del beneventano oltre che proporre un nuovo e giovanile modo per approfondire insieme con i ragazzi strumenti legislativi e modelli di cittadinanza attiva da poter mettere in campo contro la camorra.

"Durante l'incontro che vedrà un confronto tra studenti, docenti e rappresentanti della società civile e delle istituzioni, saranno discussi - ha affermato il presidente dell'Auser, Marcello Di Pinto - i risultati emersi dal questionario per promuovere esperienze positive di volontariato, che mettano al centro le giovani generazioni per recidere quei ponti, che purtroppo ancora esistono tra le energie migliori della società e la malavita organizzata".

Il  presidente dell’Amesci – Enrico Maria Borrelli – conferma l’impegno assunto da anni con i giovani e per i giovani per costruire insieme percorsi praticabili di cittadinanza attiva e di impegno sociale anche a supporto degli enti preposti alla loro formazione, in primis le scuole quale avamposto di crescita culturale, civile ed etica. “Dal questionario – continua il Presidente Borrelli – emerge che solo un giovane su quattro vede il suo futuro nella nostra terra e questo dovrebbe far riflettere tutti su quali azioni debbano essere messe in campo da subito per trattenere la meglio gioventù campana”. 

Di facile lettura, comprensione e somministrazione, il questionario è stato ideato “dagli studenti per gli studenti” avvalendosi del supporto tecnico di esperti del mondo delle scienze sociali e delle rilevazioni statistiche. Il questionario, così come presentato ai giovani studenti beneventani, è il frutto di un lungo lavoro sviluppatosi negli anni sul tema della percezione che i giovani hanno del fenomeno malavitoso e sul ruolo che proprio i giovani si assegnano nel contrasto alla criminalità organizzata.

Non a caso è stato deciso di avviare quest’indagine in un territorio che solo apparentemente risulta essere lontano da fenomeni criminali come la camorra o, più specificatamente, il pizzo, l’usura o la contraffazione. Si è infatti dimostrato attraverso i dati che seguono che anche nel territorio beneventano esiste una sensibilità dei giovani sul tema specifico analizzato. Il questionario è strutturato in 27 domande, 9 delle quali a risposta multipla. Vengono affrontate tematiche di forte impatto sociale e proprio per questo esso è stato ideato in modo da garantire la privacy e la massima libertà di risposta.

Molti i dati interessanti che meritano una riflessione attenta non solo da parte delle istituzioni ma anche da parte degli stessi giovani. Alla domanda “Hai fiducia nelle forze dell’ordine?” ben il 40% degli intervistati risponde negativamente mentre il 28% è indeciso. Il 54% dei giovani intervistati ha un giudizio negativo sugli sforzi fatti da Istituzioni e Forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità organizzata. Nonostante i giovani siano particolarmente critici nei confronti del mondo delle istituzioni e più in generale “dei grandi”, non emerge un quadro confortante neanche nell’analisi dei loro comportamenti. Infatti soltanto il 32% degli intervistati dichiara di non aver mai comprato merce contraffatta e, al contrario, il 19% dichiara di acquistare spesso merce contraffatta. Insomma, un forte senso critico che non si trasforma in autocritica quando ce ne sarebbe bisogno.

Certo, è da segnalare che i dati si riferiscono ad un periodo antecedente alle iniziative che hanno visto impegnati i giovani di Amesci e di Studenti Contro la Camorra nel beneventano. Anzi, proprio partendo da questi dati, ci dicono gli organizzatori, si è riusciti a sensibilizzare i giovani coinvolti sull’importanza del consumo critico e consapevole oltre che su ordinari e quotidiani gesti di legalità.

Oltre ai rappresentanti delle Associazioni partner e ad alcune delegazioni degli istituti coinvolti nel progetto, hanno partecipato ai lavori diversi esponenti del mondo istituzionale beneventano. La presentazione dei dati del questionario - ha aggiunto Ilaria Ascione coordinatrice del progetto -  è stato un momento importante per far arrivare la voce dei giovani alle più alte cariche istituzionali locali, in modo da riavviare un dialogo costruttivo che porti alla costruzione di un fronte comune contro tutti i fenomeni di criminalità organizzata.