Gi.Fra. Tra volontariato e studi universitari Pier Francesco: uno dei ragazzi della gioventù francescana

di Anna Laudati

Pier Francesco ha 21 anni e fa parte, come tanti suoi coetanei della Gi.Fra, Gioventù Francescana. Con lui entriamo nel meraviglioso mondo della Gifra, scoprendone i valori e la semplicità che insegna. Da laureando in Lettere Classiche, Pierfrancesco sogna di poter fornire attraverso l'insegnamento della nostra identità storica, culturale e letteraria, gli strumenti ai futuri giovani, per essere critici su se stessi e su quanto li circonda, per diventare buoni cittadini  "latu sensu". (Anna laudati)

Campo_gi.fra_2010 "Anzitutto mi presento: Mi chiamo Pier Francesco Bello, ho 21 anni e sono uno studente al terzo anno di Lettere Classiche presso l'Università 'Federico II' di Napoli.Attualmente nella Gifra sono responsabile della commissione liturgica  nella medesima fraternità di Sant'Agnello (Sorrento)".

Che cos'è la Gifra e da quanti anni lo frequenti?
La Gifra, Gioventù Francescana, è la Fraternità dei giovani che si sentono chiamati dallo Spirito Santo a fare l'esperienza della vita Cristiana alla luce del messaggio di San Francesco d'Assisi, all'interno della Famiglia Francescana'. Questa frase, mutuata dal primo articolo de 'Il Nostro Volto' che è lo Statuto della Gifra, nel quale sono contenute le norme di vita e quelle organizzative che noi rispettiamo, contiene in sè la sintesi teologico-cristiana di quello che ogni giorno noi giovani francescani ci impegnamo a vivere: essere una Fraternità nel senso Cristiano e Francescano della parola, cioè accogliere l'altro così come è.Quindi non siamo un gruppo di amici o un gruppo religioso che sta insieme solo perchè condivide degli 'ideali', i quali,hanno in sè una grande fragilità proprio per il fatto che sono frutto della mente umana. Io frequento la Fraternità di Sant'Agnello  dal 2006, poco se si pensa che ci sono altri ragazzi che partecipano dall'età di 5-6 anni.

Che differenza c'è tra la Gifra e l'Azione Cattolica,ragazzi e giovani?
In realtà fino all'anno scorso le differenze tra Gifra e Azione Cattolica erano più marcate,fin quando si è verificato un evento storico per la Gifra della Campania:l'unità tra le Fraternità dei Cappuccini e quelle dei Minori.Questa unità ha portato un cambiamento organizzativo,dividendoci in fasce d'età(suddivisione che prima era molto più flessibile) e rimarcando in modo più netto la partecipazione e le attività dei ragazzi e dei giovani.Comunque la differenza sostanziale è insita nel fatto che la Gifra è una Fraternità, mentre l'Azione Cattolica è un movimento,un gruppo di persone ispirate da principi cristiani.

Giovani e cattolici nel ventunesimo secolo:Perle rare oppure siete in tanti?
Il Concilio Ecumenico Vaticano II e poi soprattutto il Beato Giovanni Paolo II hanno dato una forte spinta alla partecipazione attiva e diretta dei giovani alla vita ecclesiale,comprendendo che il radicamento dei valori cristiani e la creazione di un'autentica civiltà cristiana può avvenire solo se le generazioni del domani avranno davvero messo Cristo e la sua Parola al centro della loro vita. A volte è davvero arduo essere giovani e cattolici oggi, dal momento che il mondo che ci circonda tende ancora a vedere il cristianesimo e la partecipazione alla vita religiosa come attività da vecchi, frustrati e stupidi superstiziosi che ancora credono in certe fandonie. Ci tengo a precisare che i giovani che frequentano la Chiesa, almeno in Italia, sono tanti e pieni di entusiasmo e voglia di fare, contro un'immagine corrente che identifica tutti i giovani come persone senza valori,annoiati e amorali!!

Quali sono le attività che svolgete e come trascorrete il tempo libero?
In quanto ad attività ne svolgiamo davvero tante e suddivise durante tutto l'anno. Ad esempio, tra pochi giorni, il 13 Giugno, in occasione della festa di Sant'Antonio, noi giovani francescani insieme all'Ordine Francescano Secolare e ai Frati organizzeremo una sagra,alla quale sarà unita anche una pesca di beneficenza, per vivere un momento di àgape fraterna. Comunque, durante la settimana abbiamo tre appuntamenti fissi:il venerdì sera l'Adorazione Eucaristica, il sabato sera un momento di catechesi o di preghiera e la domenica mattina viviamo tutti insieme la Santa Messa. Inoltre ci prodighiamo anche in attività di volontariato e servizio come la raccolta di tappi di plastica il cui ricavato viene inviato in Africa per costruire pozzi d'acqua o l'incontro settimanale a turno con i bambini della casa-famiglia 'Miriam'. Dall'anno scorso, inoltre, presso il convento dei Frati Cappuccini, all'ombra del quale si dispiega la nostra attività, con la partecipazione di tutta la comunità che frequenta il convento, abbiamo allestito un grande Presepe Vivente, il quale ha contribuito ancor di più a far conoscere la Famiglia francescana e le sue attività. Ci sono anche appuntamenti su base regionale e nazionale ai quali partecipa la Gifra di tutta la Campania o di tutta Italia. Sarebbe lungo descrivere le altre iniziative che mettiamo in atto, per cui invito chi è interessato a rivolgersi alla Fraternità Gifra più vicina per entrare meglio in contatto con questa realtà.

Perchè hai scelto di far parte della Gifra?
Ho scelto di far parte della Gifra in un periodo della mia vita (a circa 16 anni) in cui, stranamente per un ragazzo di oggi, non avevo una vita sociale e relazionale con persone della mia età, poiché vivevo una cattiva esperienza con i miei compagni di classe e proprio l'ingresso in Gifra mi ha fatto in gran parte superare questa carenza. Da qui è poi scaturito un percorso di fede nuovo, diversissimo rispetto alla formazione religiosa chiusa e un po' bigotta che avevo ricevuto in famiglia. E tutto questo percorso, che è tuttora e per sempre in evoluzione come per ogni cristiano, lo devo soprattutto a due frati: al defunto Padre Cassiano e a Padre Gabriele, con il quale ho un autentico rapporto di confronto e un grande affetto fraterno!!

Cosa vuoi fare da grande?
Essendo uno studente di Lettere Classiche e come tale cultore ed amante del mondo antico, vorrei avere la possibilità, terminato il mio periodo di formazione universitaria, di poter mostrare alle giovani generazioni, attraverso l'insegnamento, da dove veniamo, dove affondano le nostre radici e qual è la nostra identità storica, culturale e letteraria, affinchè abbiano gli strumenti per essere critici su se stessi e su quanto li circonda, poichè questa è la finalità più elevata della cultura, oggi tanto disprezzata: essere buoni cittadini 'lato sensu'. So bene che tutto ciò può apparire un'illusione giovanile, ben distante dalla realtà quotidiana e dalla diffusa rassegnazione, ma essendo giovane, voglio continuare, anche se ingenuamente, illudermi che questo progetto che ho in mente possa davvero concretizzarsi.