Raccontare l’antimafia e sconfiggerla con la forza del racconto: a Lamezia Terme il Festival del Libro Antimafia

di Francesco Gentile

Dal 22 al 26 giugno in Calabria 70 autori riuniti per raccontare l’impegno. (Francesco Enrico Gentile)

img “Una cosa è certa: io, come molti altri, continueremo a raccontare. Userò la parola come un modo per condividere, per aggiustare il mondo, per capire. Sono nato, caro Presidente, in una terra meravigliosa e purtroppo devastata, la cui bellezza però continua a darmi forza per sognare la possibilità di una Italia diversa. Una Italia che può cambiare solo se il sud può cambiare. Lo giuro Presidente, anche a nome degli italiani che considerano i propri morti tutti coloro che sono caduti combattendo le organizzazioni criminali, che non ci sarà giorno in cui taceremo. Questo lo prometto. A voce alta”. Con queste parole, pronunciate in un’intervista rilasciata al quotidiano la Repubblica, Roberto Saviano esprime il senso del suo impegno.

In queste stesse parole risiede il valore e il significato dell’impegno dei tanti che, insieme a Saviano, arricchiscono giorno dopo giorno il campo delle pubblicazioni sui temi della lotta alle mafie. Un lavoro , quello di scrittori, giornalisti, blogger che talvolta incontra il favore e il sostegno dei cittadini e del grande pubblico ma che, troppo spesso, attraversa la coscienza nazionale tra piccole invidie, grandi anatemi, velenosi distinguo.

D’altra parte è di qualche mese fa l’affermazione del Presidente del Consiglio dei Ministri, On.le Berlusconi, il quale, durante una conferenza stampa dichiarò “La mafia italiana risulterebbe essere la sesta al mondo, ma guarda caso e' quella piu' conosciuta, perche' c'e' stato un supporto promozionale che l'ha portata ad essere un elemento molto negativo di giudizio per il nostro paese. Ricordiamoci le otto serie della 'Piovra' programmate dalle tv di 160 paesi nel mondo e tutta la letteratura in proposito, 'Gomorra' e il resto...''.

A Lamezia Terme l’Amministrazione Comunale ha scelto di militare tra quelli che ritengono chi racconta le mafie, i suoi meccanismi, le sue ramificazioni e le sue commistioni con economia e politica, strumenti utilissimi al Paese e alla sua coscienza civile.

Dal 22 al 26 giugno la città calabrese ospiterà il Festival del Libro antimafia, ospitando per cinque giorni gli autori di settanta libri antimafia, e promuovendo confronti con oltre cento protagonisti nazionali impegnati, a vario titolo, nella lotta alla criminalità organizzata.

L’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Gianni Speranza parla, a giusta ragione di iniziativa inedita, mai vista prima.

Su impulso dell’Assessore alla Cultura Tano Grasso, già Commissario Nazionale Anti racket, il festival sarà coordinato da Lirio Abate, giornalista dell’Ansa sotto scorta per il suo pervicace e ostinato lavoro di cronista con l’occhio teso ai sotterranei movimenti mafiosi.

Un tentativo, quello della cittadina calabrese, di promuovere sempre più una sana cultura antimafia in grado di sostenere, con la forza dei cittadini i tanti che nelle diverse pieghe della società italiane hanno fatto del contrasto alla criminalità organizzata il segno principale della loro vita.

Per info www.tramefestival.it.{jcomments on}