Incontriamo Dario Landi, il neo Presidente del Coordinamento dei Forum Provinciali dei giovani di Salerno

di Katia Tulipano

Con un solo voto di scarto sull’altro candidato Alessio Serretiello, Landi è stato eletto sabato scorso dai rappresentanti dei 42 Forum comunali della Provincia di Salerno. E’ di Eboli, ha venticinque anni e studia giurisprudenza. (Katia Tulipano)

dario_landi Il tuo percorso di attivista nel mondo delle politiche giovanili comincia con il Forum dei giovani ad Eboli, tua città natia. Cosa ti ha spinto ad impegnarti nel tuo Comune?
Soprattutto la voglia di contribuire a cambiare la mia Città! Nel 2007 ad Eboli c’era ancora la Consulta Giovani, nella quale, insieme ad altri ragazzi animati dal mio stesso spirito di cambiamento, rappresentavo il movimento giovanile Azione Giovani. Insieme abbiamo discusso su come potevamo rinnovare lo strumento consultivo, su come poter essere utili alla nostra comunità: così demmo vita al Forum dei Giovani.

Ci spieghi cos’è un Forum Comunale? Quali sono le sue finalità?
Il Forum è un organo istituzionale, riconosciuto dagli enti amministrativi, che si pone l’obiettivo di avvicinare i giovani alla vita democratica della propria Città. In tal senso, importanti sono le indicazioni che vengono dall’Unione Europea, che con diverse risoluzioni (Carta Europea, Libro Bianco e Carta di Bratislava) ha indicato, tra l’altro, quali sono le finalità di un Forum: incontro, dialogo, aggregazione, informazione. Ed il Coordinamento Provinciale ha l’onore e l’onere di far si che vengano realizzate e rispettate.

Perché hanno scelto te come Presidente del  Coordinamento?
Bisognerebbe chiedere a loro (sorride)! Comunque credo che abbiano visto in me una persona sulla quale possono contare. Nei mesi precedenti alle elezioni ho girato in quasi tutti i forum della Provincia, con la voglia di instaurare un rapporto umano che si sarebbe consolidato nel tempo, esponendo il programma che avrei voluto attuare nei due anni di mandato se fossi stato eletto e condividendone con tutti gli obiettivi.

Hai affermato che “il Coordinamento Provinciale del Forum dei Giovani ha una grande responsabilità, perché deve operare su un doppio binario”. Cosa intendi?
Il Coordinamento deve lavorare con la prospettiva di far crescere l’intera realtà giovanile salernitana, con progetti che coinvolgano tutti, al di là delle varie zone di residenza. Allo stesso tempo, dovrebbe favorire l’azione dei Forum comunali attraverso un supporto informativo sulle varie opportunità di finanziamento e aiutandoli a rapportarsi con organi amministrativi superiori, incoraggiando così i ragazzi ad impegnarsi di più.

Quali sono gli ingredienti necessari per raggiungere questi obiettivi?
L’ingrediente principale siamo noi giovani: se riusciremo a confrontarci sulle cose da fare, nel rispetto reciproco, andando oltre gli egoismi di ognuno, avremo ottimi risultati. E’ chiaro che dovranno esserci una serie di fattori, a partire da una proficua collaborazione con le istituzioni che dovrà supportare la nostra azione nell’interesse dei giovani.

Tu sostieni che i giovani devono necessariamente fare rete e sfruttare tutti gli strumenti che il nostro Stato democratico e l’Unione Europea gli mettono a disposizione e su questo terreno stai partecipando in prima persona alla campagna Cittadini 2.0, lanciata da Amesci ad inizio di quest’anno. Come valuti questa esperienza? La consiglieresti ad altri giovani?
E’ la prima volta che partecipo ad iniziative di questo tipo. Sarò sincero: all’inizio ero dubbioso, però mi sono subito ricreduto quando ho visto all’opera i ragazzi e la loro capacità di coinvolgimento, soprattutto il clima di positività che li circondava. E’ un’esperienza molto utile quella che sto vivendo, perché mi ha fatto comprendere una realtà che non conoscevo. Certamente la consiglierò ad altri amici, anzi ho intenzione di proporre a tutti i Forum, un progetto che riprenda tale format, avvalendomi dell’importante supporto di AMESCI.

Quali sono i risultati che il neo presidente del coordinamento del forum dei giovani di Salerno vorrebbe raggiungere nel 2012?
Tra il 2012 e il 2013 dobbiamo essere in grado di sfruttare le potenzialità che tale strumento ci mette a disposizione, raggiungendo un livello di crescita generale superiore a quello che c’è oggi: ciò sarà possibile solo se tutti remeremo dallo stesso verso, nel rispetto delle opinioni di ognuno, con la consapevolezza che siamo artefici del nostro destino. Dobbiamo avere la capacità di trasformare le idee in azione, con iniziative che rimangano nel tempo: favorirò tutte quelle proposte che non siano solo mirate all’aspetto “ludico”, ma che riescano a far incontrare i ragazzi e a farli riflettere sul proprio futuro. Sarà una grande impresa, ma credo che ciò possa essere possibile!