“Erasmus for all” un nuovo programma per la formazione, la gioventù e lo sport, una nuova possibilità per i giovani di tutta Europa

di Ermenegilda Langella

“Erasmus for all” è il nome del nuovo programma per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport che, il 23 novembre scorso, la Commissione europea ha proposto e che è attualmente all'esame del Consiglio e del Parlamento europeo per l’approvazione del bilancio relativo al periodo 2014-2020. Il programma sarà, infatti, settennale e prevede un bilancio totale di 19 miliardi di euro con inizio nel 2014. (Ermenegilda Langella)

Erasmus

Il nuovo programma impatterebbe fino a 5 milioni di persone, quasi il doppio delle attuali, che potrebbero avere la possibilità di studiare o di formarsi all'estero con una borsa dedicata. Tra queste circa 3 milioni di studenti dell'istruzione superiore e della formazione professionale e studenti di master.

Rispetto alla situazione attuale ci sono notevoli cambiamenti, come il raggruppamento di tutti gli attuali programmi dell'UE, inclusi quelli di dimensione internazionale, nel settore dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, sostituendo, di fatto, i sette programmi esistenti. Ciò dovrebbe determinare un aumento dell'efficienza, semplificando la presentazione delle domande di borse e riducendo la duplicazione e la frammentazione.

Come per gli attuali programmi, gli organi italiani deputati alla valutazione formale e qualitativa dei progetti, relativi al programma Erasmus per tutti, dovrebbero essere, tra gli altri, l’Agenzia Nazionale per i Giovani e l’Agenzia Nazionale LLP (Lifelong Learning Programme).

La differenza sostanziale tra i programmi esistenti e il nuovo programma è che Erasmus per tutti prevede l’accorpamento e la fusione delle attività simili dei programmi attualmente esistenti sotto un unico “tetto”, favorendo la visibilità e la facilità di interpretazione delle opportunità offerte.

Tale semplificazione è possibile proprio perché i vari programmi condividono obiettivi generali comuni e spesso attività simili. Un programma unificato, inoltre, può dare più opportunità all’utenza e ai destinatari limitando le sovrapposizioni di tipologie di contributo e di attività, oltre che di ampliare il ventaglio di possibilità all’interno di una stessa opportunità di finanziamento.

Il nuovo programma nasce dalle esperienze della Commissione e delle Agenzie, ma soprattutto dalla volontà di creare un programma unico, capace di rispondere alle diverse esigenze dei destinatari.

Nonostante non sempre si sfruttino a pieno le potenzialità di tali programmi e le risorse che la comunità Europea mette a disposizione, occorre sottolineare come l’attività del terzo settore, nel nostro paese, essendo per buona parte costituita da attività progettuali, risponda sempre bene agli input derivanti da tali programmi. E il vasto interesse per le opportunità offerte è reso evidente dal grande numero di progetti presentati ad ogni scadenza. Che con questo nuovo programma l'Europa si augura siano destinati ad aumentare ancora.