Dentro la crisi: “Speranza o rassegnazione?”. I giovani del Beneventano rispondono

di Stefania Galizia

Non è certo facile oggi essere informati su quello che accade ogni giorno e continuare a mantenere viva la speranza in un futuro migliore. La collaborazione tra i Forum comunali del distretto di San Marco dei Cavoti, il Forum provinciale e l’Associazione SpazioGiovani dimostra esattamente il contrario. (Stefania Galizia)

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Hanno, infatti, promosso ed organizzato insieme una manifestazione giovanile che si terrà sabato 14 aprile a Reino (BN), presso la sala consiliare del comune beneventano, allo scopo di favorire un tavolo di discussione sulla situazione giovanile e sui problemi reali che affliggono non solo l’Italia  e le nostre terre, ma, in modo diverso, tutto il mondo.

 

Un'occasione di confronto e di dialogo intorno alle istanze giovanili che attraversano l'attualità e i suoi sviluppi: quanto conta il valore sociale della partecipazione intesa come spinta propulsiva al cambiamento, come svolta conoscitiva e come stimolo esistenziale?

Questi saranno alcuni dei temi affrontanti nel talk dal titolo “Dentro la crisi: speranza o rassegnazione?” La risposta risiede nella coscienza di ciascuno, “dipende dalla nostra volontà, dalla nostra determinazione, dalla nostra tenacia, dal nostro coraggio, dalla nostra competenza” dichiarano gli organizzatori dell’evento.

Ospite d’onore della serata sarà un noto ricercatore SVIMEZ, attento studioso delle problematiche del meridione con particolare riguardo alle tematiche giovanili, Giuseppe Provenzano.

Il momento riflessivo sarà accompagnato da una cornice artistica a cura dell’Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili (OCPG) dell’Università degli Studi di Salerno che attraverso un percorso multi-sensoriale presenterà le opere di giovani artisti che hanno aderito al progetto “Chiamata alle arti” e sono iscritti alla webgallery chiamatallearti.it dove sarà possibile per chiunque vi abbia interesse prendere visione dei prodotti artistici che, tra scrittura creativa, musica ed arti visive tradizionali, provano a dare un volto creativo al loro vissuto.

Così il tema della partecipazione  diventa una figura con gambe, braccia e testa, da interpretare come uno strumento che può funzionare solo se le parti che lo compongono sono tra di loro coordinate “organicamente”.

Il messaggio che viene metaforicamente  trasmesso è che da un lato i giovani sono pronti ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti della società e dall’altro non sono disposti a rinunciare ai propri sogni.

Per maggiori informazioni www.giovani.unisa.it/news/index/idStructure/2405/id/5904.{jcomments on}