Radio Siani: i giovani anticamorra minacciati

di Francesco Gentile

Un uomo, appena scarcerato, si è introdotto nei locali minacciando i giovani anticamorra. (Francesco Enrico Gentile)

Radio-Siani Può capitare, in provincia di Napoli, che un gruppo di giovani decida di metter su una web radio, non esattamente conforme. 

Non si occupano, infatti, solo di musica, ma decidono di dedicare il loro impegno, volontario e gratuito, a un’attività che richiede sempre una dose enorme di coraggio: la lotta alla criminalità organizzata.

Può capitare tuttavia che gli stessi giovani siano però oggetto di minacce e di tentativi di aggressione.

Questa è la storia di RadioSiani, web radio per la legalità, nata ad Ercolano, paese dell’hinterland vesuviano, nata pochi anni fa e con sede in un bene confiscato alla camorra.

È di oggi la notizia che, nel tardo pomeriggio del 20 aprile, un uomo noto alle autorità giudiziarie e appena scarcerato, abbia minacciato i ragazzi della Radio al grido di “Guarda ‘sti scemi, fanno parte dell’antiracket”.

L’uomo prontamente denunciato dai ragazzi è stato poi arrestato.

Numerosi gli attestati di solidarietà ai ragazzi. Il Presidente di Amesci, Enrico Maria Borrelli, in una nota scrive: “Il lavoro che i ragazzi svolgono con la Radio nel territorio di Ercolano deve essere un esempio per i tanti cittadini e giovani che reputano insopportabile la presenza criminale nelle nostre città”

La storia di Radio Siani è la storia di alcuni giovani campani che, stanchi di subire, hanno deciso di mettere insieme la loro rabbia e la loro indignazione per provare, insieme, a cambiare le cose.

Antiracket, impegno e denuncia sociale, musica e arte: su queste direttrici si muove il loro impegno per liberare le terre della Campania dalla presenza criminale.

Una storia positiva che infonde speranza e ottimismo in chi crede che, senza impegno dei cittadini, le mafie difficilmente potranno essere sconfitte.