Forum Nazionale dei Giovani: Intervista ad Antonio De Napoli

di Francesco Gentile

Alla scadenza del suo mandato da Portavoce del Forum Nazionale dei Giovani, Antonio De Napoli traccia con  Servizio Civile Magazine un bilancio della sua esperienza. (Francesco Enrico Gentile)

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Antonio De Napoli, 27 anni, laureato in Scienze Politice, cum laude come specifica sul suo blog, è portavoce del Forum Nazionale dei Giovani dal 2009. In tre anni tante cose fatte, qualche rimpianto e sogni futuri raccontate in una conversazione con ServizioCivileMagazine.

 

Eletto nel 2009, a breve scadrà il tuo mandato da Portavoce del Forum Nazionale dei Giovani. Qual è il bilancio della tua esperienza?
E' sempre difficile fare bilanci sulle proprie azioni, ma credo ci siano diversi elementi che possono far dire che questo mandato è stato un triennio molto positivo. Il forum in questo anno è cresciuto molto. Le associazioni che sono all'interno della piattaforma  compiono una scelta nello starci o meno ed è un punto di riferimento per l'associazionismo giovanile italiano. Abbiamo ancora parecchia strada da percorrere se facciamo un confronto con i nostri "omologhi" europei, ma in tre anni il forum ha acquisito una maturità interna e una presenza esterna di cui possiamo andare senza dubbio fieri.

Tra le tante attività, di quale sei più orgoglioso?
Ne ricordo diverse che mi hanno toccato il cuore. Se dovessi scegliere, sono molto legato affettivamente alle due edizioni di Proposta (Cosenza2010 e Firenze2011) e a "Corri per unire", svolta il 16-17 marzo 2011. Questa ultima, organizzata in occasione del 150esimo anniversario dell'unità di Italia,  è stata forse l'iniziativa che ci ha definitivamente accreditato presso le istituzioni nazionali: non capita tutti i giorni di incontrare il Capo dello Stato in uno dei momenti più solenni dei festeggiamenti del 17 marzo 2011.

E quale invece ritieni sia la sconfitta o la mancanza più grave della tua esperienza?
Avremmo potuto fare di più per creare reti giovanili territoriali. Allo stesso tempo, abbiamo toccato con mano la difficoltà di questi processi.Altro elemento di debolezza è, a volte, la poca tempestività di intervento su determinate questioni politiche "calde". Sono sicuro che il prossimo Direttivo individuerà immediatamente   modalità nuove per affrontare questi punti.

Il Forum Nazionale dei Giovani è stato consultato dall’attuale Presidente del Consiglio Monti in ordine alla costituzione del nuovo governo. Quanto è stato importante quest’atto oggettivamente inedito nella storia repubblicana?
Siamo grati a Monti per quanto ha fatto. Essere auditi come parte sociale è ciò che il Forum ha sempre auspicato e ha sempre rivendicato come suo specifico  ruolo. In Italia esiste un problema serio legato alla rappresentanza delle giovani generazioni che non può essere risolto dal solito convegno dove  a parlare dei giovani sono persone di 70 anni. Il Forum è utile al Paese prima ancora che ai giovani: con le sue convocazioni Monti non ha fatto altro che rafforzare questa nostra convinzione e ha dato un ulteriore riconoscimento al nostro lavoro. Allo stesso tempo è bene ricordare che un dialogo vero con il Governo, fatto di confronto sui temi e di elaborazioni di proposte, prescinde da incontri istituzionali "altisonanti" ma si costruisce incontro dopo incontro, lontano dalle telecamere ma vicino ai contenuti e ai dossier.

Un’ultima domanda: a giugno si terrà il congresso del Forum Nazionale che sarà a chiamato a rinnovare integralmente il gruppo dirigente. Che congresso sarà?
Il nostro prossimo congresso dovrà fare principalmente una cosa: dotare la piattaforma di un direttivo forte e pienamente rappresentativo delle diverse anime presenti nel Forum. Allo stesso tempo il Forum è ormai pronto per fare scelte importanti e decidere che cosa "vuole fare da grande": ciò significa essere  quotidianamente protagonista all'interno del dibattito politico italiano, per non far mancare mai il proprio contributo alla costruzione del domani delle giovani generazioni.