Cannavaro è contro Gomorra: continua la querelle intorno al film di Garrone

di Anna Laudati
Continua l’effetto Gomorra (di Francesco Enrico Gentile)

gomaorra.jpgLe ultime dichiarazioni riguardati il film tratto dall’omonimo libro di Roberto Saviano sono riferibili a Fabio Cannavaro, napoletano e capitano della Nazionale di calcio. In un intervista rilasciata ad un periodico del gruppo Mondadori  il giocatore delle merengues madrilene ha detto: “Gomorra è un bellissimo film e spero vinca l’oscar. Certo, contribuisce a diffondere nel mondo un’idea negativa dell’Italia”.

Utilizzando lo stereotipo trito e ritrito secondo cui  la verità danneggia la “buona nomea”, l’ex giocatore della Juventus si è iscritto di ufficio al partito del “bello il film ma danneggia”.

Una scuola di pensiero quest’ultima che annovera tra le sue fila addirittura il Sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino,  che ebbe modo in passato di dirsi preoccupata per le conseguenze sul turismo.Sembra di sentirli i conciliaboli degli anti-gomorra, le riflessioni a voce alta di chi ritiene che la verità sia lesiva.Pare quasi di risentire le parole di Totò Cuffaro, contestato ex presidente della Regione Sicilia, che tuonava  a giorni alterni contro libri, giornali e qualsivoglia prodotto della umana creatività che, a suo dire, infangavo il buon nome della terra di Sicilia. Forse l’evidente crudezza potrà pur spaventare uno spettatore inglese quando uno tedesco ma il valore della verità è di certo ben maggiore delle stime dei tour operator.Non sono mancate, a dire il vero, voci tese a riconoscere l’alto valore civico del film e dell’omonimo libro. Già qualche mese fa Mario Martone, voce autorevole della scuola di cineasti napoletani, invitò i napoletani a non reagire con fastidio al film ma anzi a trarne sprone e stimolo per una riscossa collettiva.

Più piccata invece la risposta di Braucci, tra gli sceneggiatori di Gomorra e già autore di “Napoli comincia a Scampia”, un pamphlet di qualche anno fa quasi profetico. Nel replicare a Cannvaro, Braucci si è detto stupito dalle parole dello scugnizzo di Fuorigrotta fondatore con Ciro Ferrara, altro idolo della Napoli calcistica, della Fondazione FerraraCannavaro impegnata in interventi a favore dei minori a rischio.

Lo scrittore napoletano ha invitato Cannavaro a prestare maggiore attenzione al ceto politico partenopeo, colpevole a suo dire dello sfacelo attuale, anziché lanciare i suoi strali polemici verso chi, a rischio della vita, ha scelto di raccontare la cruda realtà.