Giovani, Campania, Futuro: il cammino del Forum regionale della Gioventù

di Katia Tulipano

Intervista a Francesco Enrico Gentile, neo presidente dell’organismo consultivo della Regione Campania. (Katia Tulipano)

logo_forum_regionale_gioventu_campania La presidenza del Forum regionale della gioventù della Campania: una bella responsabilità!
Presiedere il Forum Regionale della Gioventù di una regione come la Campania è una sfida avvincente, ma al tempo stesso estremamente complicata. Sul territorio campano vivono 1.600.000 giovani e il tasso di disoccupazione giovanile è tra i più alti d’Italia. Bastano questi due dati per dare bene la misura della sfida.
La situazione campana ti impone di mettere in discussione tutto, a partire dall’essenza stessa dei Forum, e ti impone di verificare, giorno dopo giorno, l’utilità di quello che fai. È evidente, innanzitutto tutto a me e al mio Ufficio di Presidenza, che occuparsi di partecipazione e politiche giovanili in Campania assume un significato estremamente diverso che altrove.
Il rischio, da scongiurare, è che il tutto si riduca in politiche dell’effimero, fatte di micro-azioni, di retorica sull’arte giovanile o sulla cittadinanza attiva, senza un reale ancoraggio ai bisogni dei giovani campani.

1_francesco_gentileQuale la situazione che hai riscontrato in questi primissimi mesi di lavoro?
Il Presidente che mi ha preceduto, Giovanni Grillo, ha fatto un lavoro straordinario. Ha ridato al Forum Regionale ruolo e visibilità, dopo anni di oblio e assenza. Ha radicato il Forum nel territorio, facendolo diventare punto di riferimento per chi, in tanti comuni campani, giorno dopo giorno, si impegna.
Ha poi prodotto un disegno di legge regionale di riforma dell’intero settore delle politiche giovanili particolarmente avanzato. Con l’evento “La discuteca” ha portato, dopo molti anni, i giovani campani a discutere con i vertici delle istituzioni regionali.
Posto questo la situazione è estremamente complessa. Manca un vero e proprio Assessore alle Politiche Giovanili, visto che la delega è nelle mani del Presidente Caldoro. Il settore Politiche giovanili, che pure in questi anni tra luci ed ombre ha provato a mettere in campo azioni anche significative, vive una situazione a tratti paradossale disponendo di risorse comunitarie e nazionali ma trovandosi nell’impossibilità di spendere causa Patto di Stabilità.
Per darvi qualche cifra: in teoria il Settore dispone di circa 11 milioni di risorse ma può spenderne, al massimo, 700.000. Su questo nei prossimi giorni chiederemo al Presidente Caldoro di agire, sapendo che bisogna andare rapidamente verso una revisione dell’attuale programmazione. I PTG hanno mostrato limiti e difficoltà che bisogna risolvere con rapidità e , soprattutto, ascoltando innanzitutto i protagonisti: i giovnai.
C’è poi tutto il tema del riordino complessivo del sistema politiche giovanili. Io penso che l’orizzonte a cui debba guardare una regione come la nostra sia il sistema toscano.Io sogno, e in realtà ci stiamo lavorando, ad un sistema integrato di politiche giovanili che tenga insieme partecipazione, lavoro, formazione, apprendistato, Servizio Civile.

Per i non addetti ai lavori: cos'è un Forum giovanile? E perchè ogni Comune dovrebbe averne uno?
Il Forum è il luogo istituzionale di confronto tra giovani e tra questi e le Istituzioni. È il luogo principe di elaborazione di misure di politiche giovanili, di partecipazione e cittadinanza attiva. Non è una palestra per giovani politici, né tantomeno una camera di compensazione per interessi locali.
Non è un’associazione ludica o un surrogato di pro-loco.
È un presidio di democrazia e di crescita civica.
In Campania molti comuni si sono, nel tempo , dotati di un Forum dei Giovani.
Mancano all’appello, paradossalmente, le grandi città.
Manca Napoli dove, tra mille difficoltà, qualche ideologismo e una visione politico-partitica della partecipazione giovanile siamo quasi alla convocazione delle elezioni.
Manca Salerno dove il tessuto giovanile locale ne chiede l’Istituzione e dove, siamo certi, l’Amministrazione Comunale vorrà rapidamente colmare questa lacuna.

Cosa bolle in pentola?
A metà novembre terremo gli Stati Generali delle Politiche Giovanili in Campania. Stiamo lavorando a una 3 giorni di elaborazione partecipata e di discussione vera. Immaginiamo un grande dialogo strutturato che vedrà giovani, istituzioni, associazioni, professionisti confrontarsi per definire, insieme, il nuovo quadro delle politiche giovanili in Campania.
Al netto delle competenze formali, come Forum rivendichiamo il diritto-dovere di dire la nostra sulla situazione dei giovani campani e proporre azioni e soluzioni.
Stiamo poi lavorando ad una piattaforma regionale sui saperi che affronti alcuni nodi seri del diritto allo studio. Residenze universitarie, borse di studio, servizi agli studenti: su questo occorre maggiore attenzione a come si utilizzano le tasse degli studenti.
Vogliamo poi istituire un Osservatorio regionale sulle professioni. La Campania, all’unanimità grazie al lavoro del consigliere Marciano, si è dotata di una moderna legge sulle professioni. Bene, applichiamola bene e davvero e limitiamo, con questo strumento, abusi ai danni dei tanti ragazzi che per poter svolgere la professione sono tenuti ai periodi di praticantato.
Infine c’è la battaglia principe: dotare la Campania di una moderna legge quadro sulle politiche giovanili. Visto che la legge vigente risale al 1989 è evidente che occorre dotarsi di un nuovo quadro normativo. Noi abbiamo la nostra proposta. Sappiamo che ce ne sono altre. Bene. A brevissimo chiameremo alla discussione poi alla mobilitazione tutti per arrivare, a brevissimo, ad un testo condiviso da portare al consiglio regionale. Abbiamo avuto una prima, positiva e fruttuosa, interlocuzione con la neo-presidente della Commissione politiche giovanili D’Amelio. Sulle politiche giovanili ci giochiamo, tutti, un pezzo di futuro delle nostre terre. Per noi è finito il tempo delle timidezze.