Governo.Timshell. L' Anoressia on line

di Anna Laudati

 “Timshel” dall’ebraico “tu puoi”, è il nuovo portale proposto dal governo, dedicato  all’anoressia. Un’iniziativa del ministero della Gioventù per aiutare i giovani ad uscire dal terribile ed oscuro tunnel dei disturbi alimentari  (di Bruna Caiazzo)

anoressia.jpgSono 300.000 i siti internet che inneggiano all’anoressia, 3milioni le persone tra i 13 e i 35 anni che soffrono di vari disturbi alimentari (dati del ministero della Salute), il 35% degli anoressici presenta sintomi di depressione, il 9,5% attacchi di panico, l’8% ha tentato il suicidio, solo lo 0.6% usa o ha usato   stupefacenti (dati aba)

(foto Oliviero Toscani)

L’iniziativa, è stata lanciata dal Ministro della Gioventù Giorgia Meloni qualche mese fa con lo scopo di affrontare la problematica anche tramite web, così da contrastare in maniera più incisiva i comportamenti alimentari scorretti o quanto meno rischiosi della popolazione e in particolare dei giovani.

L’idea nasce dalla consapevolezza che oggi giorno internet è lo strumento più usato dal target giovanile il quale, come ben sappiamo è quello maggiormente colpito da questa malattia. Il sito si pone non solo l’obiettivo di informare, ma anche di prestare un aiuto diverso a tutte quelle persone che magari non lo chiedono ma che ne hanno bisogno.

Insomma, una vera e propria “piazza virtuale” fatta di testimonianze, video, sportelli on line e forum; in cui a scrivere non sono solo gli esperti ma anche gli stessi adolescenti che tramite le proprie esperienze possono fungere da  supporto ai loro coetanei. Giovani che, spesso e volentieri condizionati dai mass-media, hanno difficoltà ad accettare la loro condizione fisica e si spingono inconsapevolmente nel baratro di questo “male moderno”; provocando danni incalcolabili per la propria salute.

Infatti, i dati ricavati da studi recenti sono davvero allarmanti in quanto indicano una forte crescita del fenomeno; e l’estensione di quest’ ultimo anche al sesso maschile.

Si tratta di un epidemia sociale che si sta diffondendo a macchia d’olio, probabilmente anche a causa di una sempre più diffusa presenza di siti ingannevoli che fanno dell’anoressia un vero e proprio culto. A migliaia infatti sono i ragazzi che danno online il decalogo per svuotare lo stomaco beffando i genitori. Per fortuna c’è chi utilizzando lo stesso strumento, una volta uscito dal tunnel indica la giusta strada anche agli altri. Ma sono una minoranza.

Ed è per questo che si è in attesa di una legge che, con sanzioni severe, punisca i gestori di spazi web pro-ana e completi l’operato sin ora svolto dall’attuale governo per trovare una soluzione a questa grave forma di autolesionismo giovanile. 

Per info: http://nuke.timshell.it/