Il Governo lancia l' Operazione "Naso Rosso". Obiettivo sicurezza per i ragazzi

di Anna Laudati

“Sicuramente l'iniziativa  del Ministro è pertinente ed efficace ma i ragazzi iniziano a bere già dal tardo pomeriggio nei discobar e in altri locali. E’ necessario attivarsi con iniziative pro sicurezza anche li” - interviene dal mondo delle discoteche il Dj e produttore discografico, Nello Simioli (di Francesco  Enrico Gentile

logonasorosso.jpgE’ partito “Operazione Naso Rosso”, progetto ideato dal Ministero della Gioventù in collaborazione con l’Osservatorio alcol fumo e droga dell’Istituto Superiore di Sanità e diretto a contrastare con modalità nuove la atavica piaga delle stragi del sabato sera. Il progetto si basa su una inedite sinergia tra Amministrazione pubblica, gestori dei locali notturni e addetti dei locali stesse e si prefigge l’obiettivo, in un arco temporale di un anno e mezzo, di ridurre se non eliminare le cause degli incidenti stradali che vedono ogni week end giovani perdere la vita.

La sperimentazione partirà con un primo test che sarà effettuato nelle discoteche della Capitale e prevede una intesa attività di informazione, sensibilizzazione e di assistenza.

Attraverso l’utilizzo di strumenti atti a individuare il tasso alcol emico nel sangue dei giovani, si tenterà con l’ausilio dei cosiddetti “buttafuori” di evitare che i ragazzi, reduci da una notte di bagordi, utilizzino le proprie auto per tornare a casa.

Non più quindi solo repressione, che già ha prodotto risultati come si evince dai dati che parlano di una riduzione in 7 anni delle vittime di circa 2000 unità, ma anche prevenzioni.

Sulla campagna promossa dal giovane ministro Giorgia Meloni, ServizioCivileMagazine ha raccolto le considerazioni di Nello Simioli  dj e produttore discografico, uno dei più richiesti ed esperti dj italiani . “Sicuramente l'iniziativa  del Ministro è pertinente ed efficace, proprio negli ultimi anni alcuni locali privatamente hanno dato questo servizio con buoni risultati, quindi esteso su larga scala, penso possa essere di valido aiuto a diminuire gli incidenti.

Ma in generale il contributo che mi sento di dare, a proposito dei controlli da effettuare, in base alla mia esperienza di dj che in 20 anni di attività ha all'attivo migliaia e migliaia di kilometri per raggiungere i vari club in Italia e all'estero dove lavorare, è di puntare l'accento sul fatto che i ragazzi iniziano a bere già dal tardo pomeriggio nei discobar (locali che propongono un intrattenimento pari alle discoteche senza averne i requisiti e la tassazione), poi fanno le scorte in Autogrill, poi bevono al ristorante, poi tornano al discobar e infine arrivano in discoteca, molti dei quali già 'alticci'.

Quindi a mio avviso i controlli e le iniziative in merito all'eccessivo consumo di alcolici vanno intensificati anche negli autogrill (ho visto ragazzi caricarsi in macchina casse intere di birra allle 22,00), davanti ai discobar etc etc. Infine, anche se potrebbe sembrare assurdo io invece di chiudere i locali alle 04,00 o addirittura alle 03,00; li obbligherei a chiudere alle 06,00 con un programma di decompressione da alcol e varie nelle ultime 2 ore in modo da avere più tempo per monitorare i casi più a rischio e dare la possibilità a quelli un po' brilli, di riprendersi, anzicché buttarli fuori nel pieno dello sballo. Ultima riflessione, suggerirei di incentivare (aiutando i gestori) il discorso che in comitiva uno resta sobrio e guida. A codesto soggetto vanno dati incentivi e motivazioni per il "sacrificio" ad esempio Ingresso omaggio, free dirnk analcolici e quant'altro...”