Da Castellammare la reazione dei ragazzi anticamorra

di Anna Laudati

13 bossoli per mettere a tacere un Consigliere Comunale. Ma i giovani reagiscono ad alta voce. Intervista a Giuseppe Giordano, giovane stabiese, dell’Associazione I CARE (di Francesco  Enrico Gentile)

 

contro_la_camorra.jpgDopo l’ agguato atroce che ha portato alla morte il consigliere comunale PD di C.Mare di Stabia il clima in città  è pesante. Paura, sconcerto, amarezza, stupore. Eppure, ancora una volta, la risposta viene dalle Giovani Generazioni. Al consiglio comunale straordinario convocato dal Sindaco Vozza molti giovani, ragazze e ragazzi dai volti puliti sul cui volto si leggeva la voglia di non mollare.

A Giuseppe Giordano dell’Associazione I CARE, da anni impegnata contro la camorra, chiediamo di raccontarci come i giovani stabiesi intendono reagire all’ennesimo attacco della camorra al vivere civile. 

Ieri all’interno del Palazzo Municipale di C.Mare campeggiava uno striscione che diceva “ Castellammare non ha paura”.Opera vostra? Non solo nostra. Abbiamo deciso di realizzare e mostrare lo striscione insieme a tutte le realtà giovanili stabiesi. Un segnale di unità e di coraggio di tutti i giovani del territorio.

Da un osservatorio in qualche modo privilegiato quale può essere quello di un giovane impegnato sul territorio, che clima c’e’ in città, soprattutto tra i ragazzi? C’e’ un misto tra rabbia dolore ma anche apatia.  In parte dei ragazzi, ma soprattutto tra gli adulti, serpeggia una sottile indifferenza, quasi una acquiescenza tacita ma molto pericolo. Una condizione questa che ci induce a alzare il livello di impegno e di attività.  

 

Al Consiglio Comunale di mercoledi 4, convocato in via straordinaria, erano presenti molti giovani. Partecipazione spontanea e consapevole o semplice curiosità? Una partecipazione spontanea indubbiamente spontanea, estremamente nuova per la mia generazione. Io e i miei coetani non abbiamo di fatto vissuto gli anni bui di questa città. Ne sappiamo qualcosa in virtù dei racconti dei nostri genitori, dei nostri fratelli. È come se fosse scattato un riflesso incondizionato, tutto volto ad impedire che la città torni indietro. 

In che modo tu pensi si debba reagire ad una camorra che spara in pieno giorno colpendo un rappresentante delle istituzioni? Innanzitutto presidiando il territorio, occupando simbolicamente le strade e le piazze, i luoghi del vivere civile intesi in senso ampio. Mai rinchiudersi nel privato sgomento. Per questo intensificheremo sin dalle prossime ore il nostro impegno, a partire dalla manifestazione di venerdì 6 che speriamo porti per le strade di Castellammare centinaia di giovani.