Viaggio nella memoria silenziosa

di Anna Laudati

Iniziative, seminari, dibattiti e dossier per non dimenticare la Shoah attraverso le testimonianze silenziose (di Alessandra Alfonsi)

shoah-01-300x240.jpgIl 27 gennaio si è celebrata in tutta Italia con iniziative, seminari, dibattiti la Giornata della Memoria, istituita dalla legge del 20 luglio 2000, per ricordare e non dimenticare le barbarie che hanno subito i deportati, i prigionieri e le vittime dei campi di concentramento. L’articolo 1 della legge n. 201 del 20 luglio 2000, che ha istituito il Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, stabilisce che “La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”

, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”
Molte le iniziative in programma nelle principali città italiane e soprattutto in quelle che sono state colpite direttamente dalla barbarie. A Roma l’Istituto Statale dei Sordi  e la facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza  hanno organizzato con il patrocinio del Segretariato Sociale Rai e il Consiglio Regionale del Lazio le Testimonianze Silenziose, un serie di dibattiti, mostre e convegni per non dimenticare l’olocausto dei disabili: un viaggio particolare nella memoria silenziosa della shoah.

Il programma è iniziato il 12 gennaio con il convegno su “Eugenetica e disabilità- Un olocausto rimosso, mentre fino al 27 gennaio a Villa Torlonia è stata allestita la mostra “Progetto Eutanasia: Sterminate i Disabili” organizzata dall’Associazione OloKaustos. << Delle varie efferatezze commesse durante il nazismo questa è quella che ha avuto meno stampa, meno attenzione per due principali motivi: il primo è che questi testimoni sono testimoni silenziosi, nel senso che non sono produttori di memorie, non scrivono, non riportano la loro storia…e in secondo luogo perché per molto tempo è stato considerato un problema interno della Germania>>così Giovanni De Martis, presidente dell’Associazione OloKaustos, ha spiegato ai microfoni del programma di RadioUno Diversi da chi il senso delle iniziative sull’olocausto dei disabili << La memoria è importante se viene usata in confronto rispetto all’attualità, altrimenti ricordare diventa soltanto santificare>>.

Previste anche nella città di Roma iniziative nell’insegna della sostenibilità ambientale come Pedalando nella Memoria: una pedalata nei luoghi storici della memoria come via Tasso e le Fosse Ardeatine. Mentre sul progetto editoriale La storia siamo noi di Rai Educational, diretto da Giovanni Minoli, sono ancora visibili i dossier che furono realizzate per la precedente Settimana della Memoria.